Regia di Valerio Bufacchi / Scenografia di Alessandra Coltri / Assistente alla regia Claudia Branzan / Con Valerio Bufacchi, Daniele de Fanti.
A segnare in maniera indimenticabile l’anno 1866 fu uno strano evento. Diverse navi si erano imbattute in mare aperto in una cosa enorme, un qualcosa di lungo e talvolta fosforescente, infinitamente più grande e più veloce di una balena. Le voci agitavano le popolazioni dei porti: mercanti, marinai, ufficiali della marina militare di tutti i paesi e infine i governi. Tutti erano preoccupati di quanto stava accadendo e in tutte le grandi città il Mostro divenne di moda: cantato nei caffè, beffeggiato nei giornali e rappresentato nei teatri!
Uno spettacolo avventuroso e interattivo che narra le avventure del Professor Pierre Arronax e Consiglio a bordo del sottomarino Nautilus, realizzato in gran segreto dal Capitano Nemo.
Il professore e il suo assistente sono invitati ad imbracarsi sull’Abraham Lincoln e ben presto si trovano faccia a faccia con il famoso “mostro”. Sentendosi attaccato, la creatura si difende puntando la barca Lincoln e speronandola. I due uomini cadono dunque in mare ma riescono comunque a salvarsi accorgendosi che non si tratta di un mostro marino e spietato ma di un sottomarino. I naufraghi vengono catturati e imprigionati. Una volta a bordo si troveranno al cospetto del comandante del “Nautilus”, ovvero il Capitano Nemo, un uomo geniale, ma allo stesso tempo oscuro e misterioso. Afferma di aver rinunciato alla cosiddetta società degli uomini e di aver tagliato qualsiasi legame con la terraferma a causa di un’antica sete di vendetta dovuta alla perdita della moglie e del figlio. Grazie a Nemo, iniziano per i due passeggeri le avventure per i mari a bordo del Nautilus: a Northern Terrtory in Australia a passeggio sul fondo dell’oceano tra molte meduse, al Polo Sud, tra una massa di ghiaccio galleggiante desolata e sconosciuta, dove solo poche specie di animali riescono a sopravvivere e Nel golfo del Messico dell’oceano Atlantico dove vi sono caverne di polpi.
Informazioni:
www.teatrodivillazzano.it
