Di Dario Fo / Regia di Nicola Merci / T.I.M. Teatro Instabile di Meano.
“In tutta la mia vita non ho mai scritto niente per divertire e basta. Ho sempre cercato di mettere dentro i miei testi quella crepa capace di mandare in crisi le certezze, di mettere in forse le opinioni, di aprire un po’ le teste. Tutto il resto non mi interessa.” - Dario Fo Questa frase schietta, descrive a pieno lo spirito artistico con cui Dario Fo affrontava il palcoscenico. Spirito che si ritrova anche in “Isabella, tre caravelle e un cacciaballe”, commedia del 1963 che riprende le vicende di Cristoforo Colombo, dandone una lettura meno idilliaca di quella che si è abituati ad ascoltare a scuola. Un racconto “dissacrante” e ironico sull’impresa di Colombo e sul periodo storico tardocinquecentesco, che non sembra poi tanto difforme dalla nostra contemporaneità. Lo spettacolo racconta gli stratagemmi del navigatore genovese per convincere la regina Isabella ad affidargli tre caravelle per salpare dal porto di Palos, il 3 agosto 1492, alla volta delle Americhe, pardon, delle Indie, circumnavigando la terra. E si concentra poi sul processo che egli subì al rientro dai suoi viaggi.
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Informazioni:
www.sipariodoro.it