Teatro Stabile del Veneto / Di Carlo Goldoni / Regia Paolo Valerio / Con Giancarlo Previati, Michela Martini, Francesco Wolf, Riccardo Gamba, Valerio Mazzucato, Stefania Felicioli, Francesca Botti, Margherita Mannino, Leonardo De Colle, Luca Altavilla, Piergiorgio Fasolo, Vincenzo Tosetto / Consulenza storico drammaturgica Piermario Vescovo / Movimenti di scena Monica Codena / Scene Antonio Panzuto / Costumi Stefano Nicolao / Musiche Antonio Di Pofi / Luci Enrico Berardi.
Un affresco di grande leggerezza e irresistibile divertimento, venato di malinconia: è quello che Carlo Goldoni traccia in una delle sue ultime commedie “Le Baruffe chiozzotte” che viene presentato domenica 17 febbraio alle 21 al Teatro Cristallo e rientra nell’ambito della rassegna “In Scena” realizzata in collaborazione col Teatro Stabile di Bolzano. Lo spettacolo, che circuita in provincia col TSB, è prodotto dal Teatro Stabile del Veneto, ed è forte di una tournèe che l’ha visto trionfare anche al Teatro Mossovet di Mosca.
Diretta da un regista esperto come Paolo Valerio, “Le Chiozzotte” sono state definite un capolavoro “naturale”, corale a dominante femminile, che proietta la tipica ambientazione veneziana di gran parte delle commedie di Goldoni fuori da calli e campielli, trasportandola sulle rive di Chioggia, sul mare, fuori dall’orizzonte ristretto della laguna. Chioggia: un luogo vicino e lontano a un tempo.
Ora la Chioggia descritta da Goldoni rivive nelle scene ideate da Antonio Panzuto, nel disegno luci di Enrico Berardi, nei costumi di Stefano Nicolao e nell’interpretazione dei 13 attori: Luca Altavilla, Francesca Botti, Leonardo De Colle, Piergiorgio Fasolo, Stefania Felicioli, Riccardo Gamba, Margherita Mannino, Michela Martini, Valerio Mazzucato, Giancarlo Previati, Vincenzo Tosetto, Anna Tringali e Francesco Wolf. Una compagnia molto affiatata capace di modulare - sulle musiche di Antonio Di Pofi - la spensieratezza e la leggiadria dell’azione scenica con il tempo sospeso della malinconia, lasciando sempre intravvedere la sensazione del tempo che fugge inesorabile.
Le donne delle “Baruffe” sono in attesa, hanno una decisa urgenza, quella di non far passare un altro inverno senza essersi maritate. Poi gli uomini ripartiranno per mare, e torneranno, forse, presto o tardi a Chioggia. E per raggiungere questo scopo, l’anello e il matrimonio, le regole di Chioggia vanno rispettate, e le differenze di censo tra pescatori sono semplici ma chiare. Il mondo femminile, fatto di famiglie e relazioni, di lavoro al merletto e di sogni d’amore, di attesa e di vitalità, è il luogo della strada. Accanto, il canale: il mondo degli uomini del mare che tornano per ripartire.
Ogni personaggio di questa commedia – terreno, acqueo, innocente e rude – è un tassello fondamentale di questo spettacolo corale. Lo spazio esterno è il luogo di ritrovo dei popolani, del commercio, il luogo delle promesse d’amore, delle gelosie e delle baruffe, il luogo neutro in cui il popolo può incontrare liberamente i rappresentanti della giustizia e l’unico in cui il lieto fine sia possibile. E sullo sfondo dei festeggiamenti per i tre matrimoni appena celebrati, il tempo scorre, il Cogitore è in partenza, come lo stesso Goldoni è in partenza per Parigi, ricordando le donne di Chioggia e le loro “Baruffe” d’amore.
Informazioni:
www.teatrocristallo.it
Evento segnalato da Teatro Cristallo