Di Milan Kundera / Regia Silvia Marchetti / Con MAx Meraner, Alessio Dalla Costa, Annalisa Morsella, Giulio Federico Janni, Chiara Visca, Marta Marchi § / Consulenza Scientifica Massimo Rizzante / Costumi Simona Randazzo / Set and lighting design Plasma / Direzione tecnica Andrea Gagliotta / Assistente alla regia Simone Panza / Una produzione EMIT FLESTI.
Dopo essere stato annullato lo scorso aprile, torna in cartellone lo spettacolo prodotto dalla compagnia teatrale trentina Emit Flesti: Jacques e il suo padrone, questo il titolo dell’opera tratta dall’unico testo teatrale di Milan Kundera. La commedia, esplicito omaggio allo stesso drammaturgo ceco e a Denis Diderot, fu scritta a Praga dopo l'invasione della Cecoslovacchia da parte dell'esercito sovietico. Per ingannare il tempo durante un lungo viaggio, un nobile francese di fine ‘700 e il suo valletto decidono di raccontarsi le proprie avventure amorose, fra tradimenti, delusioni, scherzi, rivalse e rammarichi delle loro relazioni.
Sul palco i sei attori si alternano nei panni di diciotto personaggi, dando vita a una danza scenica che inneggia alla gioia, a tratti dolente, che attraversa le vicende amorose di ciascuno di noi. Un viaggio senza partenza né destinazione, fra spensieratezza e struggente festosità, per imparare a non prenderci troppo sul serio.
“Il valletto e il suo padrone hanno attraversato tutta la storia dell’Occidente moderno. A Praga, città del grande addio, udivo allontanarsi le loro risate. A quelle risate io tenevo, con amore e con angoscia, come si tiene alle cose fragili e caduche alle cose condannate a sparire.” (M. Kundera)
Informazioni:
www.centrosantachiara.it