Emanuel Gat. Bolzano Danza / Interpretazione, Eglantine Bart, Thomas Alfred Bradley, Robert Bridger, Gilad Jerusalmy, Péter Juhász, Michael Loher, Emma Mouton, Eddie Oroyan, Rindra Rasoaveloson, Ichiro Sugae, Sara Wilhelmsson / Musica, Giacomo Puccini, Tosca, Atto II e III (1965, diretta da Georges Prêtre) Cantanti: Maria Callas (Tosca), Carlo Bengozi (Carvadossi), Tito Gobbi (Scarpia).
Act II&III or the Unexpected Return of Heaven and Earth è un’esplorazione coreografica e teatrale della Tosca di Giacomo Puccini. Il punto di partenza la registrazione del 1965 del secondo e terzo atto cantati da una triade di ‘divini’ del passato: Maria Callas, Carlo Bergonzi e Tito Gobbi. Negli intenti del coreografo israeliano la condivisione dei corpi dei danzatori con il tempo e lo spazio performativi del canto, intessendo a più livelli una ‘conversazione’ con la registrazione. Nessun desiderio interpretativo del libretto però né dei personaggi di Tosca nella sua partitura coreografica, devota all’indipendenza e alla mappatura del contenuto musicale e dei diversi temi universali affrontati nell’opera pucciniana: amore, tradimento, gelosia, speranza, intrighi politici e persecuzioni, e persino morte. Il melomane dovrà abdicare dalle proprie credenze per approcciare nuove narrazioni attraverso le quali vista e udito, coreografia e musica, trovano in questo intenso lavoro nuove sinestesie. Creato nel 2021, Act II&III decontestualizza un’opera musicale dal suo tempo per trasferirla ai nostri giorni. Non è la prima volta per Gat: nel 2004 aveva portato il Sacre stravinskiano a incontrare i passi della salsa latino-americana. Ora osa il confronto con l’opera lirica e da profondo conoscitore della musica qual è, il risultato non può che essere vincente.
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