La grande nevicata dell'85

Evento segnalato da
- (Foto dal sito ufficiale)
Data: Sab. 03 dicembre 2022
Dove: Teatro G. Sartori, Via Teatro 8, Ala (Tn)
Orario: ore 21.00
Note: Ingresso: Intero € 12, Ridotto per anziani (oltre 65 anni) e Soci Touring Club Italiano € 10, Ridotto studenti (fino a 26 anni) € 6 / Abbonamento a 6 spettacoli (5 + 1 di danza): Intero € 50, Ridotto per anziani (oltre 65 anni) e Soci Touring Club Italiano € 40, Ridotto studenti (fino a 26 anni) € 25 / Agli abbonati è riservato l’ingresso ridotto a tutte le stagioni del Coordinamento Teatrale Trentino e del Teatro Stabile di Bolzano / Prevendita biglietti online su www.trentinospettacoli.it fino ad un’ora prima dell’evento / Prevendita abbonamenti presso la biglietteria del Teatro G. Sartori il giorno 22 ottobre dalle ore 16.00, online su www.trentinospettacoli.it fino alle ore 20.00 del giorno del primo spettacolo / Apertura biglietteria Teatro nei giorni di spettacolo a partire da un’ora prima dell’evento / Il calendario è suscettibile di variazioni per cause di forza maggiore / Info: Servizio Attività Culturali, sport e turismo del Comune di Ala n. 0464.674068, cultura@comune.ala.tn.it

Compagnia Arditodesìo / Testo di Pino Loperfido / Adattamento teatrale di Andrea Brunello e Mario Cagol / Con Mario Cagol e Alessio Zeni / Regia di Andrea Brunello.

Vito arriva in Trentino nel 1980 e si sorprende di non trovarci il mare. Si trasferisce dal sud a Trento per via di Sara, la donna che diventerà sua moglie. La sua storia è quella di un mago della tecnologia, un ragazzo che ha intuizioni geniali: ad esempio, quella che saranno proprio i computer e gli smartphone uno dei futuri “problemi” dell’umanità.
Ma la storia di Vito è anche la cronaca di questo decennio così particolare, così pieno di avvenimenti, gioie collettive, ma pure tragedie. Ce n’è per tutti i gusti. Tra il terremoto dell’Irpinia e la caduta del muro di Berlino il narratore ci ricorda, infatti, la straziante storia di Alfredino Rampi, la vittoria al Mundial spagnolo, il disastro di Stava e molto altro ancora.
E poi, naturalmente la grande nevicata del 1985, che dà il titolo allo spettacolo. Una nevicata che nel testo non è solo lo straordinario fenomeno meteorologico che allora si verificò, bensì il simbolo di un’epoca di grandi sogni e speranze che raggiunge il suo picco e quindi – come è il destino di ogni iperbole – comincia a morire. Perché gli anni Ottanta furono gli anni dell’edonismo e dell’ottimismo; gli anni di quella musica nuova e irripetibile che riecheggia sul palco; ma forse rappresentarono anche un punto di non ritorno. Il momento storico, trascorso il quale nulla sarebbe stato più come prima.

Informazioni / biglietti:
www.comune.ala.tn.it


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