Il Corso di Disegno Brutto è un percorso pratico di rieducazione al disegno in cui si insegue il niente, costruendo attraverso segni, linee e forme il nostro nuovo linguaggio visivo, supporto formidabile per il pensiero e per la ricerca interiore.
Non c’è nessun interesse al disegno come atto da giudicare.
Si cercherà una chiave per visualizzare i pensieri, esprimere le emozioni, sviluppare le idee e, perché no, per rilassarsi usando una penna o una matita.
Lo si farà cercando l’essenza delle cose e misurandosi con la bellezza della spontaneità.
Dal 2017 si sono svolti più di 70 corsi in tutta Italia che hanno coinvolto più di 1000 persone. Nel gennaio 2019 l’esperienza del corso si è trasformata nel libro “La via del Disegno Brutto”, edito da Terre di Mezzo.
“Non disegnare più è come vivere con un arto amputato: sentire il prurito e provare a grattarsi il braccio che non c’è più. Il riflesso non smetterà mai di richiamarci a quel periodo in cui, bambini, ci perdevamo nel mondo fantastico dei nostri segni, in cui creavamo simboli e sbrodolavamo la nostra immaginazione come se non ci fosse niente di più facile, senza nessuna stitichezza. I fogli si accumulavano ed erano pensieri che depositavamo nella miglior banca che possediamo: la mente.Perché disegnare è ricordare, vedere, immaginare. E il disegno è pensiero”.
Se vuoi saperne di più sulla filosofia che muove il disegno brutto, puoi leggere questo articolo oppure capire com’è fatto.
Per maggiori informazioni sui contenuti del corso, puoi leggere quest’articolo uscito sul magazine FrizziFrizzi oppure leggere questo articolo uscito su La Stampa.
Il libri sarà presentato venerdì 15 marzo alla libreria due punti.
Il workshop invece si svolgerà il 16 marzo a Impact Hub.
Informazioni:
https://trento.impacthub.net
Evento segnalato da Impact Hub