Attraverso improvvisazione, problem solving e altre regole che verranno assegnate solo per essere poi trasgredite, il workshop vuole dare ai danzatori e alle danzatrici un ambiente di lavoro che permetta loro di studiare metodi grazie ai quali sviluppare vocabolari di movimento personali.
Sfidare le convenzioni diviene così modo per interrogare se stessi e se stesse, per provare l’esperienza di sentirsi vivi dentro al proprio processo di lavoro.
L’approccio alla creazione artistica viene portato avanti in maniera divertente, attraverso il crearsi di situazioni inattese.
Il workshop è pensato anche come momento di condivisione e confronto con l’artista sui temi di identità, memoria, vita.
Non esiste un unico modo di fare arte, ma centinaia.
Non esiste un unico movimento, ma migliaia di movimenti possibili.
A chi si rivolge?
Il workshop è rivolto a danzatori professionisti ed allievi di danza e sarà tenuto in lingua inglese.
Robyn Orlin
Robyn Orlin è una coreografa Sud Africana provocativa e controversa. Soprannominata dai connazionali “irritazione permanente”, Robin rivela, attraverso il suo lavoro, la complessa e difficile realtà del Sud Africa. La sua produzione mira ad un continuo superamento dei confini tra le diverse discipline artistiche con lavori a forte impianto multimediale (danza, scrittura, video, arti plastiche,…). Durante la sua carriera ha ricevuto diversi premi tra i quali nel 2003 il British Theatre’s Laurence Olivier Award “Outstanding Achievement in Dance” per la sua pièce Daddy, I’ve seen this piece six times before and i still don’t know why they’re hurting each other. Le sono stati anche riconosciuti l’Ordine di Merito Nazionale di Cavaliere nel 2009 e l’Ordine delle Arti e delle Lettere nel 2015.
Ulteriori informazioni, modalità e modulo di iscrizione:
www.centrodelladanza.it
Evento segnalato da CID - Centro Internazionale della Danza