La Notte Verde del Nordest ci offre l’opportunità di accendere i riflettori su una Valsugana poco conosciuta, con importanti potenzialità da sviluppare nel mondo delle Fuel Cell. Una tecnologia che si materializza in una pila a combustibile: un dispositivo elettrochimico che permette di ottenere elettricità direttamente da idrogeno di ossigeno, senza che avvenga alcun processo di combustione termica. Il 5 maggio è dedicato ad esplorare possibili sviluppi, partendo da una situazione locale unica rispetto al territorio nazionale. A Villa Agnedo due piccole aziende, Evotech e Dolomitech, rappresentano l’unica realtà aziendale in Italia in grado di costruire un fuel cell system per automotive, alimentato ad idrogeno e posizionabile su automobili, autobus e mezzi agricoli. A Roncegno Terme, lo scorso gennaio, è stato installato un impianto dimostrativo, finanziato dalla Provincia Autonoma di Trento, con tecnologia realizzata da Sofcpower, azienda con sede a Mezzolombardo. L’impianto è costituito da tre co-generatori alimentati a gas metano per la produzione di energia elettrica ed energia termica. Mentre a Borgo, entro l’anno, sarà funzionante un secondo impianto dimostrativo a fuel cell, che la Provincia Autonoma ha finanziato all’Amministrazione Comunale e consentirà di costruire un percorso di formazione su questa tecnologia denominato FriBorgo, con la partecipazione fondamentale di ENAIP Trentino. Sia per i propulsori a zero emissioni, che per i sistemi Sofc, il dibattito approfondirà scenari futuri e problemi aperti, riporterà esperienze italiane ed internazionali. Il convegno avrà il compito di comunicare e informare, per trasmettere contenuti di elevato livello tecnico, conosciuti da pochi, attraverso un linguaggio adatto anche ai non addetti ai lavori. Ma le fuel cell, queste sconosciute, si potranno anche vedere da vicino, con una piccola mostra allestita per l’occasione.
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