Ciclo "Linguaggi" di Oriente Occidente 2019.
Un libro a più voci che intende avviare una riflessione anche in Italia per investigare le nuove espressioni della danza contemporanea: corpi diversi, fisicità extra-ordinarie, la disabilità e le nuove possibilità che può dare alla creazione artistica. Edito da Cue Press e curato dal critico Andrea Porcheddu, il volume si avvale delle riflessioni di studiosi, critici, operatori, aprendosi anche alle considerazioni di antropologi, filosofi, pedagoghi. Si affiancano testimonianze dirette e interviste con danzatori e coreografi italiani e internazionali. Arricchito da un impianto iconografico e da una teatrografia ragionata, il libro è uno sguardo sulle frontiere possibili della danza contemporanea.
Andrea Porcheddu, critico teatrale e studioso, va a teatro dal 1988, più o meno ogni sera. Collabora con glistatigenerali.com con L'espresso, Radio3Rai, Chefare.com e con altre testate nazionali e internazionali. Ha incontrato molti artisti cui ha dedicato libri e saggi. Tiene corsi all'Università La Sapienza di Roma e laboratori di critica. Si è dedicato alle teorie critiche applicate alla scena con Questo fantasma, il critico a teatro (Titivillus editore) e cura la collana Guide Teatrali di Cue Press, con cui ha pubblicato il libro Che c'è da guardare? La critica di fronte al teatro sociale d'arte (2017).
Informazioni e dettagli:
www.orienteoccidente.it