Mostra dello scultore Bruno Lucchi.
Nella ricorrenza del Centenario della Grande Guerra un importante progetto espositivo dello scultore trentino Bruno Lucchi intende proporre una ampia e articolata occasione di riflessione tramite il connubio tra installazioni scultoree e gli spazi così fortemente connotati del Forte delle Benne.
Parole scavate nasce e si articola come una intensa ricerca sull’uomo, protagonista e vittima del lungo e sanguinoso evento bellico, condotta sul doppio versante della parola poetica e della materia scultorea, capaci di rendere universale, oltre i confini di tempo e di spazio, la tragedia che ogni conflitto porta con sé.
Nella successione degli spazi del Forte, tra camerate, camminamenti, depositi, postazioni, si susseguono sculture ed istallazioni in terracotta, dai pannelli ispirati a citazioni letterarie (Bertolt Brecht, Ermanno Olmi), al percorso visivo in parole e immagini che dà forma a versi tratti dalle più celebri liriche della raccolta L’Allegria (1914-1919) di Giuseppe Ungaretti, il poeta soldato al fronte della Grande Guerra, tra cui Veglia, San Martino del Carso, Fratelli, Soldati, Dormire, Pellegrinaggio. Bruno Lucchi fa propria l’intensità emotiva e la potenza “visiva” dei versi, trovando in essi la consonanza ideale con la materia scultorea, plasmata alla ricerca di pari essenzialità.
Nei locali della santabarbara, ad evocare idealmente l’ultimo Natale di guerra, Bruno Lucchi colloca il progetto scultoreo “Al compiersi dell’attesa”, già esposto nell’Avvento 2016 nella cattedrale di Trento.
Parole scavate: un messaggio intenso che alla violenza e alla morte oppone la forza straordinaria del cuore, del sentire, dell’intelletto umano.
Carmela Perucchetti
Informazioni:
www.visitvalsugana.it
Evento segnalato da A.P.T. Valsugana Lagorai