La rassegna Jazz’About, promossa dal Centro Servizi Culturali S. Chiara, chiude l’edizione 2017/2018 in grande stile. Giovedì 3 maggio, all’Auditorium Fausto Melotti di Rovereto, arriva un doppio appuntamento: da un lato uno degli artisti più talentuosi, sensibili ed immaginifici che sia possibile vedere dal vivo oggi, Chassol, dall’altro una delle stelle emergenti in Italia della musica elettronica più raffinata ed immaginifica, Godblesscomputers.
Poteva sicuramente avere una via segnata nel pop di alto livello, Christophe-Thomas Chassol, dopo le importanti collaborazioni con artisti come Phoenix, Frank Ocean, Sebastien Tellier, così come poteva anche concentrarsi sulla scena jazz pura, vista la grande preparazione tecnica da strumentista e gli studi al prestigioso Berklee College, la scuola di perfezionamento per eccellenza per jazzisti di alto livello. Ha scelto invece un’altra via. Ha scelto un particolarissimo viaggio in solitaria nei suoni del mondo, andando alla ricerca di una “colonna sonora totale” (“Ultrascore”, per usare una sua definizione) dove melodie ed armonizzazioni raffinatissime nascono direttamente dal campionamento e dalla sovrapposizione di suoni, rumori, parole, discorsi registrati in giro per il mondo. Un modus operandi che attinge a vari riferimenti, da Steve Reich ad Hermeto Pascoal, sviluppato dall’artista francese in modo personalissimo, intersecando jazz, funk-soul e striature hip hop. Un’esperienza sonora bellissima, il suo concerto, ma non solo: anche un’esperienza incredibile in fatto di umanità. In mano sua, infatti, il mondo “suona e respira” – con una grazia e una classe insospettabili, capaci di lasciare a bocca aperta.
Su traiettorie meno sperimentali come modus operandi, ma simili come attitudini, si muove l’altro live set in programma nella serata del 3 maggio, quello di Godblesscomputers (Lorenzo Nadalin, all’anagrafe). Da quest’anno, a coronamento di una forte maturazione artistica, ha iniziato a presentare la sua musica dal vivo con una vera e propria band (in tre sul palco), dando ancora più dimensione al suo hip hop sognante, profondo, multidimensionale, capace anche di trascolorare nelle ritmiche dritte della musica house ma sempre con grazia, gusto, eleganza. Del resto, il suo background parla prima di una appartenenza alla scena hip hop / rap italiana più pura ed ortodossa, ma successivamente varie esperienze – tra cui una lunga permanenza a Berlino – lo hanno portato ad arricchire tantissimo il suo suono di stimoli, sensibilità, suggestioni, facendolo diventare uno dei caposcuola di quella nuova generazione di musicisti italiani capaci di portare la “musica fatta dai computer” fuori dalle nicchie, andando a sedurre anche le platee più legate alla scena indie rock o al pop più atipico.
Informazioni:
https://www.facebook.com
