Concerto con il quartetto di Cantautorato rock: Diego Pallavera, testi e voce / Nicola Iazzi, basso / Davide Ciuchi, tastiere / Paolo Ciuchi, chitarra / Manuel Landi, batteria.
I Valéry Larbaud suonano da una vita anche se la vita continua a suonarli più di loro. Si ostinano a farlo dal 1999, quando il quintetto viene fondato a Cremona.
Il nome si pronuncia Valerì Larbo (...così le storpiature non saranno più perdonate). Si riferisce all’omonimo poeta, traduttore, critico letterario francese esponente di punta del cosmopolitismo durante il periodo della 2^ guerra mondiale, che ebbe il merito di portare alla fama internazionale i romanzi di Svevo e Joyce. Il perché non c’è. Suona bene...
Negli anni la musica dei VL ha attraversato vari generi musicali, dal rock teatrale al rock d’autore, al cantautorato, al dark. Adesso li hanno etichettati con un genere mai detto che forse nemmeno esiste il NO(n)ROCK! Sembra rock ma non lo è! Ammicca come il rock ma non lo è! Muri di chitarre, batterie pulsanti e sbilenche improvvisamente arretrano, per dare spazio alla decadenza del pianoforte mentre la voce alterna timbriche isteriche ed evocative a morbidi sussurri pop, nell’accezione più alta. E su tutto la parola si prende lo spazio dovuto all’urgenza del dire. “I Valéry Larbaud hanno un interessante approccio 'storto' al Rock americano" ( cit. Gionata Mirai – Teatro degli Orrori, SEBP).
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