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La Stagione del Melotti 2017/18

Cantico dei Cantici (ph.Virgilio Sieni)
Cantico dei Cantici (ph.Virgilio Sieni)
La presentazione della Stagione 2017/2018 in programma all'Auditorium Melotti di Rovereto (comunicato stampa)

Si rinnova nel segno della continuità, corroborato dal crescente interesse dimostrato dal pubblico nel corso della passata stagione, l'impegno del Centro Servizi Culturali S. Chiara nella programmazione artistica dell'Auditorium “Fausto Melotti” di Rovereto. Il ricco cartellone degli spettacoli della Stagione 2017/2018 è stato illustrato oggi nel corso di una Conferenza Stampa dal direttore, Francesco Nardelli, e dai consulenti artistici Marco Bernardi (prosa), Lanfranco Cis (danza) e Daniele Spini (rassegna Musica Macchina). Sono intervenuti all’incontro con i giornalisti l’assessore alla Cultura del Comune di Rovereto, Maurizio Tomazzoni, e Micol Cossali, vicepresidente di Nuovo Cineforum Rovereto.

L'identità che, in accordo con l’Amministrazione comunale, si è voluta tratteggiare per questo spazio, troverà dunque espressione in un cartellone degli spettacoli che, spaziando dalla prosa alla danza e dalla musica al cinema, sarà incentrato anche quest’anno sui temi del contemporaneo. Grazie alla fattiva collaborazione con alcune importanti realtà del panorama culturale cittadino – il Mart in primo luogo, ma anche il Nuovo Cineforum Rovereto e la Società Filarmonica – il pubblico locale e quanti raggiungeranno la città della Quercia in occasione degli spettacoli, troveranno una ricca serie di proposte all'insegna dell'eccellenza, espressione di un’originale e talvolta innovativa interazione fra le varie forme dello spettacolo.

LA PROSA
Con quattro spettacoli proposti da artisti significativi del panorama nazionale,  una produzione nata da un'esperienza di carattere territoriale e con un’installazione performativa realizzata al “Melotti” in versione site-specific, la rassegna Altre Tendenze si affiancherà con allestimenti di drammaturgia contemporanea alla programmazione di prosa del Teatro Zandonai, ma punterà quest’anno a coinvolgere una più ampia fascia di pubblico con una vantaggiosa proposta unitaria di abbonamento (da 60 a 80 euro per dieci spettacoli) comprendente anche le rappresentazioni in calendario al Teatro Sociale di Trento.
La scelta di Marco Bernardi, che ha curato per il Centro Servizi Culturali S. Chiara la composizione del cartellone, porterà il primo spettacolo al “Melotti”  di Rovereto giovedì 23 novembre: sarà in scena Ascanio Celestini con Pueblo. Sarà “teatro di narrazione” anche quello di Mario Perrotta e del suo Milite ignoto che giovedì 18 gennaio 2018 racconterà storie della Grande Guerra. Di diverso taglio sarà Geppetto e Geppetto di Tindaro Granata che mercoledì 31 gennaio porterà in scena il problema della paternità in una coppia omosessuale, mentre una dichiarazione d’amore per il palcoscenico e per il suo eterno fascino sarà L’arte del teatro di Pascal Rambert portata sulla scena giovedì 22 febbraio da Paolo Musio. Faranno incuriosire gli spettatori venerdì 20 aprile con il loro Teatro-Giornale la compagnia TrentoSpettacoli e la roveretana Evoè!Teatro, che si sono unite nell’allestimento di quattro testi brevi di Roberto Cavosi dedicati alle notizie di cronaca. Da mercoledì 29 novembre a domenica 3 dicembre è prevista a Rovereto, nel Basement dell’Auditorium “Melotti”, anche l’installazione performativa site-specific JA di Filippo Andreatta ispirata dall’artista tedesco Josef Albers.

LA DANZA
La stagione InDanza Rovereto, inserita nel Circuito regionale coordinato dal Centro Servizi Culturali S. Chiara con la consulenza artistica di Lanfranco Cis, porterà a Rovereto un appuntamento di impostazione classica al Teatro Zandonai e, al “Melotti” quattro spettacoli che fanno invece riferimento alla contemporaneità.
Aprirà la stagione al “Melotti” sabato 14 ottobre uno fra i maggiori coreografi della scena europea, Virgilio Sieni, con il suo Cantico dei Cantici dove i sei interpreti saranno accompagnati live dal contrabbasso di Daniele Roccato. Giovedì 30 novembre arriverà invece una compagnia storica della scena italiana, il Balletto Teatro di Torino, con il trittico Con il corpo…sussurrando dove la tecnica contemporanea è miscelata con la tradizione mongola della coreografa newyorkese Yin Yue. Nell’approssimarsi delle festività natalizie sarà in scena martedì 19 dicembre al Teatro Zandonai un grande classico del repertorio ballettistico, rivisitato da Diego Tortelli in chiave contemporanea: Bella Addormentata con lo Junior Balletto di Toscana. Si tornerà al “Melotti” venerdì 12 gennaio 2018 con due coreografie selezionate in occasione del «Festival Ammutinamenti», in programma a Ravenna. Si tratta di un progetto artistico che fa capo alla rete Anticorpi XL – Network per la giovane danza d'autore alla quale aderiscono il Centro Servizi Culturali S. Chiara, l'Associazione Incontri Internazionali di Rovereto – Oriente Occidente e Bolzano Danza. L’ultimo dei cinque spettacoli porterà in scena venerdì 2 marzo la compagnia altoatesina “Stalker” guidata da Daniele Albanese con Von, una riflessione sulla danza intesa come continua mutazione e trasformazione in rapporto con le forze  che agiscono sui corpi e sullo spazio in una coreografia di movimento, luce e suono.

MUSICA MACCHINA
Sonorità contemporanee, mediate attraverso lo strumento tecnologico (la macchina digitale, ma non solo) e inserite in un contesto interessante e curioso, molto spesso divertente. È la rassegna Musica Macchina che, affidata alla programmazione di Daniele Spini, si ripropone per la sua terza edizione con cinque concerti all'Auditorium Melotti.
Musica Macchina 2017-2018 si apre lunedì 6 dicembre sotto il segno di Karlheinz Stockhausen, presente insieme ad altri grandi dell’elettronica in un programma che sarà la prima tessera del dittico Stockhausen 10/90 dedicato a ricordare in forme non accademiche, come pensiamo si addica alla sua fantasia vulcanica e imprevedibile, questo  protagonista fra i massimi della musica del secondo Novecento a dieci anni dalla sua scomparsa (5 dicembre 2007) e a ottanta dalla sua nascita (22 agosto 1928). Affidata al chitarrista e musicista elettronico Ardan Dal Rì e ad altri giovani, chiamati a elaborare e improvvisare partendo da brani divenuti ormai classici, la serata si tradurrà in un itinerario creativo dalla macchina all’esecuzione dal vivo. 
Ancora un contatto fra dato oggettivo e storicizzato e attualità nel secondo appuntamento, che lunedì 29 gennaio, proseguendo l’esperienza del Dr. Caligari della scorsa edizione, presenterà una pietra miliare nella storia del cinema muto, La corazzata Potëmkin di Sergej Michailovič Ėjzenštejn, del 1925, corredato di una nuova colonna sonora elaborata da Edison Studio coniugando strumenti tradizionali e live electronics.
Nel centenario della sua prima rappresentazione, ma soprattutto nel centenario della fine di quella Prima guerra mondiale che ne aveva indirettamente provocato la creazione, venerdì 9 febbraio rivedremo L’Histoire du soldat di Igor Stravinskij e Charles Ferdinand Ramuz, interpretata da Luigi Maio come musicattore, ed eseguita da strumentisti dell’ensemble Windkraft e dei Virtuosi Italiani diretti da Stefano Ferrario.
Ancora Stockhausen, e in una dimensione ancora una volta insolita nello spettacolo di mercoledì 21 marzo - equinozio di primavera - nel quale i burattini di Luciano Gottardi animeranno la rassegna dei dodici segni dello Zodiaco cui dà suono la partitura celeberrima di Tierkreis, qui presentata nella versione per flauto clarinetto e pianoforte.
Chiusura alla grande venerdì 11 maggio, con un secondo centenario, quello dei Balli plastici di Fortunato Depero, gloria fra le massime di Rovereto: lo spettacolo andato in scena a Milano nel 1918 è rivissuto creativamente riproponendo in un contesto coreografico del tutto nuovo le scenografie del pittore e le musiche assemblate in quella circostanza da Alfredo Casella, con pezzi di Casella stesso, Gian Francesco Malipiero, Béla Bartók e Gerald Thirwitt (Lord Berners). Si tratta di una produzione ambiziosa, che vedrà collaborare con il Centro S. Chiara alcune realtà culturali della città: la Compagnia Abbondanza – Bertoni, l’Associazione Filarmonica, il Festival SetteNovecento e il MART.

JAZZ’ABOUT
L'innovativa stagione Jazz'About del Centro Servizi Culturali S. Chiara, affidata alla consulenza di Denis Longhi, si caratterizzerà anche quest'anno per l'alternanza delle proposte concertistiche fra Trento e Rovereto. Tre le serate in calendario all'Auditorium “Melotti”, con protagonisti di primo piano del panorama internazionale che saranno presentati a Trento in un’apposita conferenza stampa, venerdì 29 settembre.

IL CINEMA
La programmazione cinematografica del Centro Servizi Culturali S. Chiara si concentra nella nuova stagione interamente sullo spazio dell’Auditorium “Fausto Melotti” e rilancia la collaborazione con il Nuovo Cineforum Rovereto. Il programma si articolerà in appuntamenti settimanali con proiezioni e incontri e laboratori mensili.
La selezione di film curata dal NUOVO CINEFORUM ROVERETO presenta, nel periodo ottobre/dicembre 2017, alcuni dei migliori film della stagione, con uno sguardo particolare alle voci più fresche e originali del panorama contemporaneo e una parentesi dedicata all’esordio di uno dei più grandi registi di sempre: David Lynch.
A partire dal 10 ottobre, ogni martedì sarà dedicato a un viaggio ricco di colpi di scena: seguiremo le avventure di una Personal Shopper molto particolare; gireremo a perdifiato nella notte berlinese con Victoria (31 ottobre); ci metteremo in viaggio per l’Ucraina in compagnia di Easy - Un viaggio facile facile (10 ottobre); assisteremo a una surreale riunione familiare con Sieranevada (7 novembre); impareremo a socializzare con i vicini di casa di Una settimana e un giorno (21 novembre); faremo un salto indietro nel tempo all’indomani della fine della Grande Guerra con L’infanzia di un capo (14 novembre); impareremo a conoscere la provincia belga con Le Ardenne (12 dicembre) e, per finire, verremo catapultati nel jet set della musica indie con Song to song (5 dicembre). In mezzo a tutti questi appuntamenti avremo il privilegio di ammirare la versione restaurata di Eraserhead - La mente che cancella (17 ottobre), lo straordinario esordio del grande maestro David Lynch, che fin dal suo primo lungometraggio ha posto le basi per tutte le personalissime ossessioni della sua incredibile carriera cinematografica.
Dopo l’avvio con i primi due titoli proposti dal Nuovo Cineforum il 10 e 17 ottobre, a fine mese arrivano al “Melotti” i primi ospiti: martedì 24 ottobre, in collaborazione con Mart - Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, Settearti ospita la regista e artista Rӓ Di Martino per il suo tour di presentazione dell’ambizioso Controfigura con Filippo Timi e Valeria Golino, commissionato e prodotto da MIBACT e AMACI per il progetto Museo Chiama Artista 2016, che ha debuttato all’ultima Mostra del Cinema di Venezia.
Nella stessa settimana, venerdì 27 ottobre, si inaugura la nuova rassegna Cinema Presente che proporrà proiezioni in anteprima accompagnate da occasioni per conoscere i registi e scoprire motivazioni e segreti del loro lavoro.
Il primo appuntamento sarà con il regista Alessandro Comodin, autore dell’acclamato L’estate di Giacomo, per una conversazione sul suo lavoro con il curatore della rassegna Sergio Fant, e la prima proiezione in regione del suo secondo lungometraggio I tempi felici verranno presto, presentato alla Semaine de la Critique del festival di Cannes 2016, e poi in tanti prestigiosi festival internazionali come Viennale, Rotterdam, Jeonju e “New Directors-New Films” a New York.
Si conferma dunque anche quest’anno l’appuntamento con Settearti, in calendario ogni ultimo martedì del mese e che, dopo il già citato incontro di apertura del 24 ottobre, proporrà martedì 28 novembre il “kolossal d’artista” Manifesto del tedesco Julian Rosefeldt, uno degli artisti contemporanei più noti e quotati, con Cate Blanchett: una affascinante rivisitazione attraverso 13 scenari e personaggi, tutti camaleonticamente interpretati dall’attrice australiana due volte premio Oscar, dei più importanti manifesti politici, artistici e letterari del ‘900.
Il successivo ospite di Cinema Presente sarà, venerdì 1 dicembre, il regista milanese Claudio Casazza per la prima trentina di Un altro me, l’acclamato documentario che per la prima volta in Italia affronta il tema della violenza sessuale avvicinando i carnefici, durante un anno di riprese nel carcere di Bollate con un gruppo di sex offenders e gli psicologi del Centro Italiano per la Promozione della Mediazione, primo tentativo di trattamento e presa in carico di autori di reati sessuali nella realtà penitenziaria italiana.
Chiude la programmazione di dicembre per Settearti l’acclamato documentario Dancer di Steven Cantor sulla vita e la carriera di Sergei Polunin, il James Dean della danza, secondo il New York Times il ballerino più dotato della sua generazione. Classe 1989, origini ucraine, Polunin si colloca come diretto discendente di quella stirpe di geniali e sensuali danzatori che, da Nijinsky passando per Nureyev, ha infiammato i palcoscenici dei teatri di tutto il mondo.
Gli appuntamenti di Settearti e Cinema Presente riprenderanno poi a gennaio con una nuova programmazione e nuovi ospiti, per proseguire fino al mese di aprile.
Ma la novità di quest’anno, per quanto riguarda le proposte cinematografiche, si chiama Il gioco del cinema. Si tratta di un ciclo di laboratori didattici dedicati a bambine e bambini in programma ogni prima domenica del mese, a partire da novembre. I laboratori daranno modo ai partecipanti di scoprire i segreti e i trucchi del cinema, aiutandoli a cimentarsi con le tecniche dell’animazione e del montaggio per realizzare il loro primo cortometraggio. Un appuntamento inedito e imperdibile per avvicinare i più piccoli alla magia della settima arte.
Si inizierà il 5 novembre con Matteo Ninni de L’aborigeno che metterà i piccoli registi all’opera per creare un film di animazione attraverso la costruzione di marionette di cartone che saranno successivamente animate con la tecnica dello stop motion (o passo uno). Utilizzando forbici, carta e cartoncini, collage, un computer, un registratore audio e una web cam, si darà vita a un vero e proprio "cartone animato” collettivo. Un’occasione per esprimere abilità creative individuali, sperimentare il lavoro di gruppo e conoscere le tecniche alla base del cinema. Il 3 dicembre sarà invece la volta di Michela Facchinetti di Kiwilab che aiuterà i partecipanti al laboratorio a creare piccole situazioni e storie con protagonisti bambini e ragazzi, “animati” frame by frame.



Pubblicato il 27 settembre 2017
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