Stamane (16 gennaio) in municipio a Bolzano alla presenza del Sindaco Renzo Caramaschi, dell'Assessore comunale alla Cultura Juri Andriollo e dei rappresentanti di varii enti, istituzioni e associazioni cittadine sono state presentate le manifestazioni e le iniziative in programma in occasione del 27 gennaio Giorno della Memoria. Si tratta di una ricorrenza internazionale per commemorare le vittime dell'Olocausto. La data ricorda il 27 gennaio del 1945, giorno in cui le truppe dell'Armata Rossa, impegnate nella offensiva Vistola-Oder in direzione della Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.
Il Sindaco Caramaschi nel suo intervento in apertura dell'incontro, ha sottolineato l'importanza del ricordo. "La Giornata della Memoria, al di la degli importanti momenti istituzionali - ha detto il primo cittadino - deve riuscire a coinvolgere in un percorso di riflessione e sensibilità culturale, l'intera comunità. Dev'essere un'occasione per ragionare profondamente sul senso della violenza, della guerra, della dittatura, del razzismo e su quanto di drammatico e nefasto tutto ciò ha provocato nel mondo. Spero che in questa occasione con le varie manifestazioni ed iniziative per le quali ringrazio i promotori, si possa offrire l'opportunità di riconquistare e apprezzare la gioia della vita, dopo l'ombra e la tragedia della morte". Il Sindaco ha anche preannunciato che con ogni probabilità il prossimo 20 settembre sarà inaugurato il monumento al Lager di via Resia voluto per ricordare grazie ai nomi che scorreranno su un'installazione luminosa, le oltre 15.000 persone che sono transitate da quel campo, gran parte delle quali, non hanno poi più fatto ritorno ai loro cari. Sarà un momento di grande riflessione, non tanto per le istituzioni e per i loro rappresentanti, quanto per la popolazione che potrà prendere pienamente coscienza di ciò che lì è avvenuto. L'invito a partecipare all'inaugurazione del monumento al Lager sarà esteso anche al Capo dello Stato, uomo di grande spessore e sensibilità umana e democratica" ha concluso Caramaschi.
L'Assessore comunale alla Cultura Juri Andriollo dopo aver ricordato la figura ed il profilo della partigiana Marisa Scala scomparsa ieri all'età di 99 anni, deportata nel Lager di via Resia e testimone chiave per la condanna del boia del lager Misha Seifert nel processo di Verona, ha sottolineato come sia quanto mai attuale il bisogno di tener viva la memoria creando, come in questa particolare occasione , un vero e proprio percorso culturale che vede attivamente coinvolte associazioni, enti e istituzioni tutte impegnate attraverso le varie attività a promuovere conoscenza, dialogo e confronto.
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