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Dall’Historial de la grande guerre di Péronne...

- (Foto dal sito ufficiale)
un’importante donazione archivistica al Museo della Guerra di Rovereto / Comunicato stampa

Oltre una trentina le donazioni già registrate nel 2020, tra le quali la consistente collezione di stampa periodica italiana del periodo della Prima guerra mondiale finora ospitato nell’importante centro di ricerca francese. Significativi anche i lasciti di privati cittadini, come il nucleo di materiali appartenuti al tenente colonello Mario Antamati e donato al Museo dalle sue eredi.

Fin dalla sua fondazione nel 1921, le collezioni del Museo di Rovereto continuano ad arricchirsi grazie alle donazioni e ai lasciti di privati ed istituzioni. Nonostante la chiusura al pubblico imposta dall’emergenza sanitaria, sono proseguite in questi mesi le attività di catalogazione e conservazione delle donazioni pervenute. Al Museo affluiscono ogni anno centinaia di oggetti, con le più diverse motivazioni: si va dalla richiesta di conservare gli oggetti appartenuti ai propri famigliari per evitarne la dispersione, valorizzando le storie personali, alle proposte di musei o di altri istituti culturali per donazioni o scambi di materiali che vanno a rinsaldare rapporti esistenti o a crearne di nuovi.
È il caso dell’Historial de la Grande Guerre di Pèronne che, con il Centre for War Studies di Dublino, rappresenta uno dei più importanti centri di ricerca europei su temi legati alla Prima guerra mondiale. La decisione di destinare al Museo della Guerra una porzione consistente della propria collezione di stampa periodica italiana relativa al conflitto è il primo passo di una collaborazione che si colloca all’interno di rete di rapporti internazionali nella quale l’istituzione roveretana si muove già da diversi anni.
L’ingente donazione – 172 fascicoli complessivi, da 14 differenti testate, con molti titoli finora non reperibili negli archivi regionali – va ad aggiungersi al già ingente patrimonio conservato nell’emeroteca del Museo, con un posseduto che supera i 700 titoli. Tra i periodici donati si segnalano ad esempio il Corriere della Sera, Il Popolo d’Italia, L’Avanti o l’Osservatore romano, con i numeri usciti negli anni della guerra e nei due decenni successivi. 
L’Archivio storico del Museo ospita ogni anno decine di studiosi, caratterizzandosi sempre più come centro di ricerca specializzato su temi legati ai conflitti e all’impatto della guerra sulla società civile.
Di altra matrice, ma di grande valore storico, anche la donazione di cimeli che le eredi del Ten. Col. Mario Antamati, originario della provincia di Sondrio, hanno voluto indirizzare al Museo. Tra gli oggetti donati, una rilevante collezione di armi da fuoco e bianche (per un totale di 25 pezzi, dei quali alcuni risalenti all’inizio dell’Ottocento) e altri materiali di origine coloniale e relativi all’occupazione italiana dell’Etiopia.
Le donazioni, oltre che ad offrire al Museo la possibilità di ampliare le proprie esposizioni (come avvenuto di recente con le due motociclette attualmente esposte nella sala d’ingresso al Museo), permettono di aprire nuovi filoni di ricerca e sono un riconoscimento del lavoro scientifico svolto dall’istituzione.



Pubblicato il 28 luglio 2020
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