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Intermittenze: il successo e la chiusura «atomica»

Notizia segnalata da Comune di Riva del Garda
Roberto Mercadini «Little Boy», con Dario Giovannini (Foto fornita dagli organizzatori)
Roberto Mercadini «Little Boy», con Dario Giovannini (Foto fornita dagli organizzatori)
Comunicato stampa

Nonostante il maltempo, la seconda edizione del festival Intermittenze, a Riva del Garda dal 24 al 27 settembre, ha confermato l’interesse e il successo dell’anno scorso.

Una seconda edizione segnata dalla pioggia e dalla necessità di repentini spostamenti di location, di corse all’ultimo sound check e di laboriosi allestimenti e procedure anti-covid. Ma nonostante tutto, il successo è andato oltre ogni aspettativa e ha confermato il grande riscontro della passata edizione, quella d’esordio. La chiusura del festival -organizzato dalla biblioteca civica di Riva del Garda con la direzione artistica di Rapsodia- è stata affidata al grande monologhista Roberto Mercadini, che nella Sala Garda del Palacongressi ha portato in scena il suo «Little Boy», narrazione di irresistibile e travolgente appeal della storia che portò alla nascita della bomba atomica di Hiroshima. Davvero un finale «col botto».

Ma tutto il festival è stato un crescendo di emozioni e occasioni di approcciarsi alle diverse arti che questo lungo weekend ha presentato. Dalla beat generation al tango, dall’incredibile cultura del grecista Guidorizzi e il suo racconto «Enea, lo straniero» alle immortali canzoni di De André raccontate dal «rapsodo» o cantastorie Emiliano Visconti (nonché direttore artistico di Intermittenze), insieme agli Artenovecento, formazione di sette straordinari musicisti che hanno regalato alla platea del Palacongressi, intrecciandosi alla narrazione, alcune dalle canzoni più amate del cantautore, provocando una meritatissima standing ovation.

Ma non solo. Sabato 26 settembre una coppia amatissima, quella composta da Fabio Geda e Enaiatollah Akbari in un parco della Rocca in veste autunnale, ha ricordato il proprio best seller «Nel mare ci sono i coccodrilli» in un coinvolgente incontro, intorno e oltre il loro nuovo libro, «Storia di un figlio», che ha riscosso grande successo di pubblico.

Poi è stata la volta di Romana Petri e del suo «Figlio del lupo», nel quale ha raccontato la storia vera e incredibile di Jack London, e a seguire il poeta contemporaneo Valerio Magrelli, forse uno dei più importanti poeti viventi, ha stupito ed emozionato con un viaggio «dentro la poesia».

Il sabato sera si è trasformato in un fine amarcord grazie al celebre volto della tv e del cinema Neri Marcorè e al bandoneon di Gianni Iorio, con l’incontro «Quando la vita era piena di goal», monologo teatrale scritto da Fabio Stassi, anch’egli ospite di Intermittenze.

La tarda sera di sabato ha condotto gli spettatori in uno incontro «visionario» con Wu Ming 1 e il suo reading work in progress, accompagnato da un dj set elettronico curato dagli Elem, ovvero la formazione che ospita Marco Messina dai 99 Posse, Fabrizio Elvetico e Loredana Antonelli, artista visiva che ha inondato di immagini palco e platea al ritmo incandescente della parole quasi rappate del testo.

La quarta e ultima giornata di Intermittenze è iniziata con un bellissimo sole, dopo tanta pioggia: nel meraviglioso parco della Rocca Fabio Stassi e Valerio Magrelli (dopo l’imprevisto dell’ultimo minuto accaduto a Neri Marcorè) si sono scambiati pensieri ora simpatici ora profondi sugli articoli sfogliati.

Nello stesso luogo Fabio Stassi, amatissimo dal pubblico, ha raccontato aneddoti e momenti della creazione della sua ultima creatura: «Uccido chi voglio».

Il pomeriggio dell’ultima giornata di Intermittenze, all’insegna del dialogo, si è aperto con due premi Campiello a confronto, Simona Vinci e Andrea Tarabbia, alla Spiaggia degli Olivi con l’incontro «Scrivere con le unghie», per poi proseguire con Giorgio Fontana e Claudia Durastanti nel cortile della Rocca con «Prima di noi», dialoghi che hanno aperto prospettive inusuali sui testi dei protagonisti.

L’ora dell’aperitivo è stato invece affidato ancora una volta a una location d’eccezione, quella della vetrata della Spiaggia degli Olivi, e a una voce amatissima di Rai Radio Tre, Valerio Corzani. Fra musiche celebri e sound eterni, Corzani ha fatto vivere al pubblico un momento molto intimista, un viaggio nei libri di uno degli scrittori più amati al mondo: Haruki Murakami, per poi lasciare spazio alla chiusura del festival con uno di quei narratori che dai piccoli teatri della provincia romagnola ha conquistato tutta Italia: Roberto Mercadini con il suo «Little Boy», che ha visto un Dario Giovannini in forma smagliante tirare fuori dalla chitarra suoni strabilianti a punteggiare la narrazione.

Informazioni:
https://www.comune.rivadelgarda.tn.it



Pubblicato il 01 ottobre 2020
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