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Presentato oggi a Rovereto l’importante volume sulle uniformi....

- (Foto dal sito ufficiale)
[Comunicato stampa del Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto, 16 settembre 2022]

Presentato oggi a Rovereto l’importante volume sulle uniformi dell’esercito italiano della Prima Guerra Mondiale.

Il volume, curato dal Museo Storico Italiano della Guerra per l’editore Verlag Militaria di Vienna, diventa una delle pubblicazioni di riferimento per lo studio dell’uniformologia e si colloca in un progetto più ampio di ricerca e catalogazione svolto con il sostegno del Ministero della Cultura.

Sono 355 le uniformi e gli elementi di uniforme descritti nel corposo volume che racconta l’evoluzione dell’uniforme italiana a partire dal 1909 fino all’immediato dopoguerra. I cambiamenti subiti da divise, elmetti e copricapo dovevano rispondere alle esigenze di una guerra “nuova”. Nuovi furono gli ambienti che ospitavano i campi di battaglia, si pensi alle cime teatro della guerra bianca, e nuove furono le armi, come le artiglierie che cambiarono completamente volto al conflitto.

“Questo libro rappresenta un traguardo importante per il Museo che da oltre cento anni è impegnato nella conservazione del patrimonio della Grande Guerra e contribuisce a rafforzare i rapporti con musei di rilevanza internazionale”, spiega il Presidente Alberto Miorandi.

Gli autori del volume Francesco Frizzera e Davide Zendri hanno sottolineato che “il volume non risponde solo ad un’esigenza catalografica e di studio, ma contribuisce ad arricchire il racconto della Prima guerra mondiale dal punto di vista di chi affrontò quell’esperienza da combattente”.
Il progetto è stato accompagnato dalla creazione di una scheda catalografica con descrittori specifici per le uniformi da parte di ICCD, ripartizione del ministero della Cultura che si occupa della catalogazione di beni culturali. Ciò ha permesso, attraverso il volume, di descrivere nel dettaglio l’intero repertorio delle uniformi da combattimento dell’esercito italiano durante il conflitto, costituendo un’esperienza pilota per altre istituzioni culturali che conservano materiali analoghi.
Oltre alle schede descrittive infatti, nel libro si trova un vasto apparato fotografico composto da foto storiche provenienti in gran parte dagli Archivi del Museo, e vengono descritti con foto a colori tutti gli oggetti, con un ampio grado di dettaglio.

Tra le uniformi descritte ve ne sono alcune appartenute a noti personaggi storici e giunte al Museo della Guerra tramite importanti donazioni o conservate oggi in altri musei che hanno offerto la loro collaborazione nella realizzazione del volume. “È il caso”, spiega Zendri, “delle divise degli irredentisti Battisti, Filzi e Chiesa o del generale Luigi Cadorna, esposte a Rovereto, o degli oggetti appartenuti ad Armando Diaz e Gabriele D’Annunzio che fanno parte rispettivamente delle collezioni del Museo della Grande Guerra di Gorizia e della Fondazione Vittoriale degli Italiani”.
Soddisfazione per la riuscita del progetto è stata espressa anche dall’editore Stefan Rest che per Verlag Militaria ha già pubblicato i cataloghi delle collezioni di altri importanti musei quali l’Heeresgeschichtliches Museum di Vienna, il Musée de l'Armée di Parigi, il Bayerisches Armeemuseum di Ingolstadt, il Musée royal de l'Armée et d'Histoire militaire di Bruxelles, l’Hadtorteneti Muzeum di Budapest.

“Il progetto di ricerca che ha portato a realizzare questa pubblicazione”, ha anticipato Frizzera, “avrà un seguito e si svilupperà grazie al rinnovato sostegno garantito dalla Direzione generale Belle Arti e Paesaggio del Ministero della Cultura che ha finanziato, attraverso un bando del Comitato tecnico-scientifico speciale per il patrimonio della Prima Guerra Mondiale, un analogo progetto di catalogazione, ricerca e pubblicazione riguardante equipaggiamenti, armi individuali e dotazioni dell’esercito italiano durante il primo conflitto mondiale”.

Presentato oggi a Rovereto l’importante volume sulle uniformi dell’esercito italiano della Prima Guerra Mondiale

Il volume, curato dal Museo Storico Italiano della Guerra per l’editore Verlag Militaria di Vienna, diventa una delle pubblicazioni di riferimento per lo studio dell’uniformologia e si colloca in un progetto più ampio di ricerca e catalogazione svolto con il sostegno del Ministero della Cultura.

Sono 355 le uniformi e gli elementi di uniforme descritti nel corposo volume che racconta l’evoluzione dell’uniforme italiana a partire dal 1909 fino all’immediato dopoguerra. I cambiamenti subiti da divise, elmetti e copricapo dovevano rispondere alle esigenze di una guerra “nuova”. Nuovi furono gli ambienti che ospitavano i campi di battaglia, si pensi alle cime teatro della guerra bianca, e nuove furono le armi, come le artiglierie che cambiarono completamente volto al conflitto.

“Questo libro rappresenta un traguardo importante per il Museo che da oltre cento anni è impegnato nella conservazione del patrimonio della Grande Guerra e contribuisce a rafforzare i rapporti con musei di rilevanza internazionale”, spiega il Presidente Alberto Miorandi.

Gli autori del volume Francesco Frizzera e Davide Zendri hanno sottolineato che “il volume non risponde solo ad un’esigenza catalografica e di studio, ma contribuisce ad arricchire il racconto della Prima guerra mondiale dal punto di vista di chi affrontò quell’esperienza da combattente”.
Il progetto è stato accompagnato dalla creazione di una scheda catalografica con descrittori specifici per le uniformi da parte di ICCD, ripartizione del ministero della Cultura che si occupa della catalogazione di beni culturali. Ciò ha permesso, attraverso il volume, di descrivere nel dettaglio l’intero repertorio delle uniformi da combattimento dell’esercito italiano durante il conflitto, costituendo un’esperienza pilota per altre istituzioni culturali che conservano materiali analoghi.
Oltre alle schede descrittive infatti, nel libro si trova un vasto apparato fotografico composto da foto storiche provenienti in gran parte dagli Archivi del Museo, e vengono descritti con foto a colori tutti gli oggetti, con un ampio grado di dettaglio.

Tra le uniformi descritte ve ne sono alcune appartenute a noti personaggi storici e giunte al Museo della Guerra tramite importanti donazioni o conservate oggi in altri musei che hanno offerto la loro collaborazione nella realizzazione del volume. “È il caso”, spiega Zendri, “delle divise degli irredentisti Battisti, Filzi e Chiesa o del generale Luigi Cadorna, esposte a Rovereto, o degli oggetti appartenuti ad Armando Diaz e Gabriele D’Annunzio che fanno parte rispettivamente delle collezioni del Museo della Grande Guerra di Gorizia e della Fondazione Vittoriale degli Italiani”.
Soddisfazione per la riuscita del progetto è stata espressa anche dall’editore Stefan Rest che per Verlag Militaria ha già pubblicato i cataloghi delle collezioni di altri importanti musei quali l’Heeresgeschichtliches Museum di Vienna, il Musée de l'Armée di Parigi, il Bayerisches Armeemuseum di Ingolstadt, il Musée royal de l'Armée et d'Histoire militaire di Bruxelles, l’Hadtorteneti Muzeum di Budapest.

“Il progetto di ricerca che ha portato a realizzare questa pubblicazione”, ha anticipato Frizzera, “avrà un seguito e si svilupperà grazie al rinnovato sostegno garantito dalla Direzione generale Belle Arti e Paesaggio del Ministero della Cultura che ha finanziato, attraverso un bando del Comitato tecnico-scientifico speciale per il patrimonio della Prima Guerra Mondiale, un analogo progetto di catalogazione, ricerca e pubblicazione riguardante equipaggiamenti, armi individuali e dotazioni dell’esercito italiano durante il primo conflitto mondiale”.

Informazioni:
https://museodellaguerra.it



Pubblicato il 20 settembre 2022
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