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Il Mart approda su Google Art Project

Notizia segnalata da Mart
- (Immagine da comunicato stampa)
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Google Cultural Institute invita il Mart ad aderire alla piattaforma online

Google Cultural Institute invita il Mart ad aderire alla piattaforma online. Il Museo conferma così il suo impegno a favore dell’accessibilità dei contenuti culturali. Online oltre duecento opere provenienti dalle Collezioni del Mart.

Da anni impegnato a rendere il proprio patrimonio accessibile, il Mart ribadisce la propria mission a favore della massima diffusione della conoscenza.
Promuovere la cultura significa oggi rendere accessibili le proprie Collezioni anche ai visitatori che non possono entrare fisicamente al Museo e permettere al pubblico di condividere contenuti, messaggi, punti di vista diventando parte di una community dinamica che rende il Museo un luogo vivo e partecipato.

Quasi tre anni fa, il direttore Cristiana Collu promise un rinnovamento del Museo e lo collocò, per la prima volta, sui fronti strategici dell’innovazione, della partecipazione e della sostenibilità.
Rapidamente il Mart è diventato uno dei Musei internazionali più attivo e seguito sui social network, in grado di coinvolgere community virtuali e sviluppare progetti di web communication. Il Museo si è impegnato in una vera e propria trasformazione culturale che passa dal lancio del nuovo sito internet alla copertura wi-fi, dall’invito a fotografare e postare le proprie emozioni, agli eventi e le discussioni sulle piattaforme digitali.

Oggi, grazie alla collaborazione con Google Cultural Institute, il Mart contribuisce a rendere il patrimonio culturale mondiale accessibile a un pubblico sempre più vasto mettendo a disposizione oltre duecento immagini scelte tra i capolavori delle proprie Collezioni. Il Museo di Trento e Rovereto diventa così il museo italiano più presente per numero di opere sulla piattaforma Google Art Project, che raccoglie le immagini ad alta e altissima risoluzione di alcune opere esposte nei maggiori musei di tutto il mondo.
Progettata dal Google Cultural Institute, la piattaforma online consente anche di effettuare visite virtuali a musei e istituzioni internazionali, utilizzando la stessa tecnologia di Google Street View.
Lanciato da Google il 1º febbraio 2011, il progetto prevede il coinvolgimento dei più importanti Musei del mondo tra cui la Tate Gallery di Londra, il Metropolitan Museum of Art di New York, il Museum of modern art di New York, gli Uffizi di Firenze e i Musei Capitolini di Roma.

La prima opera visibile sulla gallery online dedicata al Mart è Movimento d’uccello di Fortunato Depero, del 1916. Il capolavoro futurista, scelto per rappresentare il Museo, è stato fotografato dallo staff tecnico di Google Art Project con tecnologie avanzate e ha una risoluzione in Gigapixel (7 miliardi di pixel) che consente agli internauti di conoscerlo e studiarlo in modo approfondito, annullando le distanze geografiche.
Sul sito, nella pagina dedicata al Mart, si potranno inoltre visionare i capolavori dei più importanti artisti nazionali e internazionali dalla fine dell’Ottocento ad oggi, tra i quali Afro, Giovanni Anselmo, Giacomo Balla, Jean-Michel Basquiat, Umberto Boccioni, Alighiero Boetti, Christian Boltansky, Alberto Burri, Giuseppe Capogrossi, Felice Casorati, Carlo Carrà, Salvador Dalí, Giorgio de Chirico, Fortunato Depero, Filippo De Pisis, Lucio Fontana, Alberto Giacometti, Renato Guttuso, Francesco Hayez, Keith Haring, Vasilij Kandinsky, Anish Kapoor, Anselm Kiefer, Sol LeWitt, Osvaldo Licini, Piero Manzoni, Fausto Melotti, Mario Merz, Giorgio Morandi, Bruno Munari, Giuseppe Penone, Pablo Picasso, Michelangelo Pistoletto, Mimmo Rotella, Luigi Russolo, Savinio, Mario Schifano,  Giovanni Segantini, Gino Severini, Mario Sironi, Emilio Vedova, Gilberto Zorio.
Le opere, selezionate dai curatori del Mart, diventano così patrimonio accessibile a chiunque si colleghi a internet, da ogni parte del mondo.

Sul profilo del Mart nella piattaforma Art Project, attraverso la funzionalità Street View, i visitatori potranno effettuare un tour virtuale nelle gallerie del Museo immergendosi in una vera e propria visita scandita dalle fotografie a 360° eseguite dal team di Google.

Gli obiettivi del progetto ideato da Google, a cui il Mart contribuisce con entusiasmo, sono la diffusione della conoscenza, l’approfondimento di contenuti culturali e la conservazione del patrimonio per le generazioni future.
Perseguendo le stesse finalità il Mart ha recentemente modificato i regolamenti interni per consentire ai visitatori  di fotografare il Museo e le opere esposte (utilizzando apparecchiature non professionali e senza fini commerciali) e condividere le immagini. Il pubblico è costantemente invitato a entrare in relazione e dialogare con il Museo, le sue opere, i suoi operatori, ma anche a diffondere i contenuti attraverso i maggiori social network (twitter, facebook, instagram, pinterest, flickr, spotify).



Pubblicato il 10 settembre 2014
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