Il Teatro Sociale di Trento ospiterà giovedì 13 aprile 2017 il secondo spettacolo di Operetta inserito nella programmazione artistica del Centro Servizi Culturali S. Chiara. In scena la Compagnia “Teatro Musica Novecento” con «LA BAJADERA» di Emmerich Kálmán. Il sipario si alzerà alle 20.30.
Titolo fra i più popolari dell’operetta “esotica” e di quel gusto per l’Oriente che spesso ricorre nel teatro musicale, nonostante le suggestioni evocate dal titolo «LA BAJADERA» è però uno dei modelli dell’operetta danubiana, rappresentato quindici anni dopo La Vedova allegra e andato in scena a Vienna nel 1921.
Si tratta di uno dei più felici lavori del compositore ungherese Imre (o Emmerich nella dizione tedesca) Kálmán, che quando realizzò questa felice “escursione esotica” nel mondo dell'Operetta, già aveva raggiunto fama e successo con La Principessa della Czardas e Contessa Mariza.
Ammirata e applaudita a Vienna, ma anche a Mosca, Parigi e New York per quella ricchezza e brillantezza d’invenzione che in Italia aveva colpito anche Giacomo Puccini e Arturo Toscanini, non è soltanto una prelibata pièce all’orientale, ma risulta di grande interesse sotto il profilo musicale in quanto lo spartito sa spaziare dal melodrammatico al leggero, sempre con vispa piacevolezza. Le grandi pagine liriche e “di colore” s’intrecciano con numeri brillanti originali e vivaci e con brani ballabili che fecero letteralmente impazzire Vienna negli anni Venti del secolo scorso. Perfino la critica italiana, mai tenera con le operette “viennesi”, l’accolse con grande favore, affermando che «Kálmán sa fare dell’orchestra un fattore di successo, dandole il compito di rendere più varia, più geniale e più complessa la partitura con un’armonizzazione delicata, distribuita con gusto e sagacia.»
La vicenda narra del Principe Radjanmi, erede della corona di Lahore, il quale per succedere al trono, secondo le leggi del suo Paese, deve sposarsi entro lo scadere del trentesimo anno d’età. A Parigi si innamora di Odette Darimonde, una diva che sta furoreggiando, nel ruolo di una bajadera, in un’operetta di soggetto indù. Per conquistare la riottosa cantante, decide di ricorrere al suo anello magico, che è stato però sostituito con un falso gioiello dal truffaldino Napoleone, aiutato da Dewa, fachiro al servizio del principe. La scoperta dello scambio contribuirà però a far scoccare la scintilla dell'amore fra i due giovani, finalmente liberi da inganni e artifici e così, dopo varie vicende, arriveranno ovviamente le nozze finali. Alla trama principale si affianca la tresca comico-amorosa tra il ladro Napoleone, la spumeggiante Galina Anastacia Pachankova e suo marito Luigi Filippo, ricca di doppi sensi e battute salaci che, nella versione proposta da Teatro Musica Novecento, attingono a piene mani anche alla realtà contemporanea.
La musica de La Bajadera coniuga gustosamente la tradizione viennese ai ballabili degli anni venti: a tempo di shimmy e di fox-trot. Fra le arie più note la mercetta comica Quando in ciel ridon le stelle e l'aria del tenore Oh Bajadera.
Giovedì al Teatro “Sociale” prenderà posto nel “golfo mistico” l'Orchestra “Cantieri d'Arte” diretta da Stefano Giaroli e il collaudato cast artistico potrà far conto sulle scelte registiche di Alessandro Brachetti. Anche quest'anno, nelle recite in calendario a Trento, l'allestimento della Compagnia “Teatro Musica Novecento” troverà una dimensione musicale straordinaria grazie all’intervento del Coro del Teatro Sociale diretto da Luigi Azzolini. Le coreografie, create da Salvatore Loritto, saranno affidate ai danzatori del Corpo di ballo “Novecento”. Scene e costumi sono di Artemio Cabassi.
Il pubblico trentino ritroverà inoltre sul palcoscenico cantanti e attori che ha avuto modo di apprezzare e applaudire anche recentemente, in occasione della messa in scena de La duchessa del bal Tabarin. Al caldo timbro vocale del soprano brasiliano Susie Georgiadis sarà affidato il ruolo di Odette Darimonde, la bajadera, e il tenore Antonio Colamorea sarà il Principe Radjanmi di Lahore. La soubrette Silvia Felisetti, beniamina del pubblico trentino, darà coloritura al personaggio di Galina Anastacia Pachankova e il regista dello spettacolo, Alessandro Brachetti, sarà anche in scena nel ruolo brillante di Napoleone. Il baritono Fulvio Massa vestirà i panni di Luigi Filippo La Tourette e ruoli di godibile comicità saranno riservati a Francesco Mei (il fachiro Dewa) e Marco Falsetti (Trebisonde).
Giovedì 13 aprile golfo mistico e palcoscenico del Teatro “Sociale” si animeranno con «LA BAJADERA» a partire dalle 20.30.
(F. L.)
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