Matias Faldbakken: Unfun / Joel Baumann: installazione palco

Evento segnalato da
Unfun (Foto di Stefan Kimmel)
Unfun (Foto di Stefan Kimmel)
Data: Mer. 19 settembre 2012
Dove: Museion, Via Dante 6, Bolzano
Orario: ore 20.30
Note: Biglietto singolo euro 15 / Ridotto euro 10 (Ridotto per studenti, senior, Kulturpass, abbonati Trenitalia, abbonati Teatro Stabile Bolzano)

Matias Faldbakken > Unfun
Joel Baumann > installazione palco
Prima Italiana in lingua tedesca

DISSACRANTE E CORROSIVO: TRANSART PORTA A MUSEION “UNFUN” SPETTACOLO DI MATIAS FALBBAKKEN

Basato sul racconto dello scrittore scandinavo Matias Faldbakken, Unfun è un mix tra arte visiva e performativa, uno spettacolo in lingua tedesca presentato in prima italiana da Transart negli spazi di Museion, dove l’artista è presente con alcune sue opere nell’ambito della mostra collettiva The New Public curata da Rein Wolfs. La scenografia di Unfun, creata dall’artista Joel Baumann con degli elementi scultorei, diventa il pretesto per ritrarre una società divisa tra realtà ed illusione. Nell’omonimo romanzo, Faldbakken ha creato l’immagine di una società in cui si risolve la dicotomia tra bene e male e qualsiasi valore di civiltà viene radicalmente negato. Nichilismo, anarchia e razzismo i temi centrali del testo e del dramma familiare su cui si compone la storia, trattata secondo lo stile graffiante di Faldbakken, uno degli autori contemporanei più discussi del momento. Al centro della storia Lucy, anarchica afro-scandinava e l’ex-marito violento Slaktus, culturista abbronzato e descritto da Faldbakken come “intellettuale della violenza”; e ancora i loro figli gemelli Atal e Wataman, interessati solo a videogiochi on-line.
Con Unfun, Faldbakken dimostra ancora una volta di essere più originale di Michel Houellebecq, più radicale di Bret Easton Ellis e più divertente e dissacrante dei due autori messi insieme. Ispirandosi ai B- Movie degli anni 70, l’autore ha creato un affresco grottesco che riconduce alla cultura trash e pop e pone interrogativi scottanti su temi e questioni inestricabili della nostra contemporaneità. Faldbakken è riuscito a trasformare il Punk in Letteratura.
Nel suo adattamento teatrale il regista Nils-Arne Kässensha ha scelto di mettere in scena Lucy, Slaktus, il dottor Nicolaisen, psichiatra di Slaktus, Dan Castellaneta, la voce americana di Homer Simpson e Taiwo, che presta il suo corpo come il protagonista di un film di animazione 3-D. I figli Atal e Wataman completano la compagnia in forma virtuale.
Joel Baumann per la scenografia trasforma quattro famosi monumenti parigini in sculture trasparenti d‘acciaio; la torre Eiffel, la Tour Montparnasse, il Centre Pompidou e Notre Dame.


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