Con Giuliano Comin. Drammaturgia di Michele Trotter. Tecnica di Emanuele Cavazzana. Regia di Mirko Corradini.
Si ringrazia per la collaborazione Exformat.
Sembra che una serie di parole stiano scomparendo dall’uso comune.
Tutt’al più possono essere proferite con pudore o peggio utilizzate come insulto.
Fra queste la parola “comunista”.
Riproporre la prospettiva del comunismo oggi significa attaccare il capitale là dove rivela il massimo della debolezza: il suo sostanziale nichilismo.
Significa riproporre la ricerca del senso della vita contro l’insignificanza.
Lo spettacolo viene proposto in sostituzione della precedente data "L'uomo che piantava gli alberi".