Stagione Grande Prosa 2014/15
di William Shakespeare
con Silvio Orlando & Popular Shakespeare Kompany e con Fabrizio Contri, Andrea Di Casa, Elena Gigliotti, Simone Luglio, Milvia Marigliano, Nicola Pannelli, Fulvio Pepe, Sergio Romano, Barbara Ronchi, Roberto Turchetta, Ivan Zerbinati
luci Pasquale Mari
scene Carlo De Marino
costumi Sandra Cardini
musiche originali Arturo Annecchino
regista assistente Nicoletta Robello
direttore di allestimento Ronni Bernardi
assistente costumi Giuliana Minaldi
aiuto regia Gianluca Viola, Dario Aita
elettricista Fabio Bozzetta
amministrazione Valeria Pari, G. Vasquez
Tra i capolavori shakespeariani è forse quello di più forte impatto etico. In quest'opera, in cui a prevalere è il potere del denaro, tutto si compra e si vende, anche l’amore. Nel testo si intrecciano la delicata storia d'amore di Porzia e Bassanio e il tragico caso del mercante Antonio e di Shylock, in cui la brama di vendetta scoppia in accenti di magnifica violenza drammatica.
Silvio Orlando disegna con efficacia la figura di Shylock, questo vecchio “ferito e dolente” che – dice l’attore – un po' come succede anche oggi, «si mette di traverso alla felicità dei giovani, facendo saltare il patto delle generazioni.»
Per la grande attualità dei temi toccati, quali intolleranza e razzismo, senso dell'etica e denuncia delle false apparenze, ancora una volta Shakespeare riesce a scavalcare il limite temporale e a fornirci materia per riflettere su di noi e sul nostro presente.
«Il bene e il male – spiega Valerio Binasco nelle note di regia – si spostano di continuo nel corso della piece. Ora Shylock è buono; ora è cattivo. Ora Antonio è il male; ora il bene. Una legge è ingiusta, e poi è giusta. Una musica brutta di giorno, diventa bella di notte. Dipende dalle circostanze. Questa è una verità moderna e inattaccabile. È la morale della favola.»