Di Molière - traduzione di Cesare Garboli / con Roberto Trifirò, Mauro Malinverno, nicola Stravalaci, Federica Rosellini, Giuditta Mingucci, Stefano Braschi, Antonio Peligra, Stefania Medri e Monica Conti - musicista / adattamento e regia di Monica Conti.
Alceste (il protagonista) è un intransigente idealista, che pretende di comportarsi senza ipocrisie e senza piegarsi a compromessi, incapace di conciliare i propri principi etici con le consuetudini sociali. Innamorato di Célimène, una giovane un po’ civetta e amante della mondanità, cerca di convincerla a rinunciare al mondo a cui è abituata per amor suo. La differenza dei due caratteri e modi di vivere porterà alla fine della relazione e il deluso Alceste, che nel frattempo ha perso un processo intentatogli, deciderà di espatriare.
Altro personaggio principale di quest’opera è Filinte che si contrappone dialogicamente ad Alceste, insensibile al fantasioso dover essere reclamato ad ogni piè sospinto dall’amico moralista, si ostina a restare ancorato alla realtà, affermando che il mondo con i suoi difetti non si può cambiare e quindi l’unico modo per vivere bene in questa società pervasa da immoralità e dissimulazione è l’adattamento a questo mondo fittizio. Alceste quindi segue un disegno impossibile, che porta a una vicina sconfitta. La commedia finisce con Alceste che, ripudiato da tutti, abbandona la società mondana in cui si trovava e si ritira per una vita solitaria.
Monica Conti
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