Balli Plastici Remix

Data: Ven. 11 maggio 2018
Dove: Auditorium Melotti, Corso Bettini, Rovereto (Tn)
Orario: ore 21.00
Note: Biglietteria: € 5 – prevendite su www.primiallaprima.it

Un ultimo appuntamento nel segno del celebre artista trentino Fortunato Depero. E’ quanto propone la rassegna Musica Macchina, promossa dal Centro Servizi Culturali S. Chiara, per la chiusura della stagione 2017/2018. Venerdì 11 maggio 2018 (alle ore 21.00), sul palco dell’Auditorium Fausto “Melotti” di Rovereto, spazio a “BALLI PLASTICI REMIX”, libera rivisitazione dello spettacolo realizzato dall’artista trentino nel 1918, prodotta da Compagnia Abbondanza/Bertoni, Associazione Filarmonica di Rovereto e  Settenovecento - Incontri musicali a Rovereto, in collaborazione con Centro Servizi Culturali S. Chiara e MART – Archivio del Novecento e con la musica dal vivo dell’Orchestra Filarmonica Settenovecento diretta da Giancarlo Guarino. I contenuti dell’evento artistico sono stati illustrati oggi a Trento nel corso di una Conferenza Stampa da Michele Abbondanza e Antonella Bertoni che ne hanno curato la regia e le coreografie. Sono intervenuti all’incontro con i giornalisti il direttore del Centro S. Chiara, Francesco Nardelli, la presidente dell'Associazione Filarmonica di Rovereto, Luisa Canal, e la co-direttrice artistica del Festival Settenovecento, Federica Fortunato.

 Un «Gran Varietà Futurista», con 14 scene/numeri, racchiuse tra un prologo e un epilogo, con 30 musicisti, 13 interpreti e un robot, che diventa spirito-macchina di Depero. Si possono usare le parole della Compagnia Abbondanza/Bertoni per cercare di definire “BALLI PLASTICI REMIX”, spettacolo che riprende i Balli Plastici realizzati nel 1918 dall’artista futurista Fortunato Depero.
Era il 14 aprile 1918 quando, in piena Prima guerra mondiale, il Teatro dei Piccoli di Roma ospitò la prova generale aperta di uno spettacolo piuttosto insolito. Promotore e sponsor un curioso personaggio, il poeta svizzero Gilbert Clavel, che con movimenti angolosi e meccanici cui lo costringeva una struttura fisica non felice, ricordava al suo amico Fortunato Depero una marionetta: difficile trovare qualcosa di più stimolante per un pittore futurista. Insieme concepirono i Balli Plastici, ai quali Depero aveva contribuito realizzando le marionette, poi gestite dalla compagnia Gorno Dell’Acqua. Alla musica, saldando l’esperienza futurista ormai avviata a concludere la sua prima fase - con il Neoclassicismo che giusto in quel momento stava muovendo i primi passi - provvide Alfredo Casella, con musiche sue, di Gian Francesco Malipiero, Gerald Tyrwhitt (Lord Berners) e Béla Bartók.
Cento anni dopo, la città di Depero - l’artista è cresciuto e morto a Rovereto - unisce le sue forze migliori per ricordare quell’evento senza impossibili filologie, ma ripetendo in termini diversi la sua dialettica fra umano e non umano.
Come li avrebbe rifatti oggi Fortunato Depero i Balli Plastici? E come è possibile ri-visitare, ri-fare qualcosa di cui non è rimasta traccia? «Abbiamo rivolto queste domande direttamente all’autore – spiega la Compagnia Abbondanza/Bertoni – e lo abbiamo fatto attraverso una “macchina”, che abbiamo chiamato NATO. Una libera incursione nel Teatro Plastico deperiano, al cui centro del palcoscenico abbiamo immaginato una macchina-robot».
Nella rappresentazione, la macchina diventerà una sorta di assistente vocale, che con tecniche di intelligenza artificiale sarà in grado di rispondere alle domande che gli verranno rivolte nel corso dello spettacolo. La sua memoria è costituita da una selezione di scritti di Depero – forniti dall’Archivio del Novecento del MART – rielaborati con un processo di apprendimento automatico (Machine Learning). La forma sarà quella dell’opera di Depero “Martellatori” e la replica verrà realizzata da una stampante 3D a partire da una scansione con tecnica a nuvola di punti. In questo modo, l’autore-macchina sarà in grado di rispondere alle domande di una voce fuori campo, dando così vita ad una forma dialogica in diretta tra umano e dis-umano.
«La nostra intenzione è quella di creare le premesse per l’innesco di un “Gran Varietà Futurista” – ribadiscono Michele Abbondanza e Antonella Bertoni – in un percorso dal meccanico al digitale, dal buio alla luce, attraverso 14 scene, racchiuse tra un prologo ed un epilogo, dove gli eventi potranno avere il loro luogo di azione, commentati dall’estemporaneità e dal rischio di dialoghi e domande di cui non conosceremo la risposta fino a quando questa non sarà data in diretta dalla “macchina” – lo spirito di Depero – nell’attimo stesso dell’accadimento teatrale».
“BALLI PLASTICI REMIX” è uno spettacolo che nasce dalla necessità di essere fuori da ogni regola contemporanea, per scoprire un nuovo modo di stare sulla scena. Sul palco, niente Omini coi baffi o Piogge di sigarette. Nessuna copia, bensì una libera rivisitazione dell’opera del Maestro, più espressiva ed emotiva.
Ad accompagnare la rappresentazione sul palco ci sarà l’Orchestra Filarmonica Settenovecento, diretta da Giancarlo Guarino, che eseguirà dal vivo le musiche di Alfredo Casella, Gerald Tyrwhitt, Gian Francesco Malipiero e Béla Bartók. Il progetto e scenografie digitali è stato curato da Paolo Atzori, docente di Multimedia Communication alla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste.
“BALLI PLASTICI REMIX” è stato realizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto.

Informazioni:
http://www.settenovecento.it
http://www.centrosantachiara.it


Evento segnalato da Centro Servizi Culturali S.Chiara

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