Regia e drammaturgia Letizia Quintavalla e Bruno Stori / coreografia e interpretazione Michele Abbondanza e Antonella Bertoni / musiche Alessandro Nidi / produzione Compagnia Abbondanza Bertoni con il sostegno di Ministero per i beni e le attivita culturali – Dip. spettacolo.
Si rivolge ad un pubblico di tutte le età lo spettacolo di danza in calendario nel pomeriggio di domenica 4 febbraio al Teatro Sociale “Gustavo Modena” di Mori. Si tratta di una proposta del Centro Servizi Culturali S. Chiara e del Comune, inserita nella programmazione del Circuito regionale della Danza 2017/2018. Sarà in scena «ROMANZO D’INFANZIA», spettacolo che da ormai oltre vent’anni rappresenta un cavallo di battaglia della compagnia Abbondanza/Bertoni.
Adatto ad un pubblico a partire dai 6 anni, nasce da un testo di Bruno Stori che ne ha anche curato la drammaturgia assieme a Letizia Quintavalla, affidandone l’allestimento coreografico e l’interpretazione a Michele Abbondanza e Antonella Bertoni. E’ uno spettacolo in cui il linguaggio del teatro-danza, normalmente riservato ad un pubblico non di giovanissimi, si propone in una formula più narrativa e immediata in modo da renderlo fruibile anche dai bambini. Si parla del disagio infantile all’interno dei rapporti primari-affettivi, della violenza fisica e psicologica che l’infanzia subisce a casa o nelle istituzioni, del delitto di non ascoltare i propri figli. Di colpe senza colpevoli.
«Se è vero – scrivono gli autori – che d’amore si può impazzire, è ancor più vero che senza amore si diventa matti e infelici. E che disastro i bambini senza amore o con troppo amore. Tra gli eterni deboli ci sono i bambini. Crediamo che la diversità sia un diritto che va ribadito in ogni epoca e in ogni paese. Insomma è sempre tempo di trovarsi dalla parte di chi perde, di chi è più debole. Da questi presupposti deriva un metodo di lavoro che influenza e definisce soprattutto la drammaturgia e il lavoro con i danzatori-attori, considerati più importanti del personaggio e del testo, portatori di materiale umano prezioso e vivo.
In scena i due danzatori/coreografi – Michele Abbondanza e Antonella Bertoni – che si alternano tra essere genitori e figli. Padre e figlio, madre e figlia, e poi fratelli. Soprattutto fratelli. Alternano il subire e il ribellarsi, per poi fuggire, difendersi e proteggersi, scappare e tornare. E farsi infine rapire per sempre senza ritorni: insomma vivere.
«Romanzo d'infanzia», che gli autori hanno inteso dedicare “a tutti coloro che non possono fare a meno dell’amore”, è stato costruito sulle musiche di Alessandro Nidi. L'ideazione delle luci è opera di Lucio Diana, le elaborazioni sonore sono di Mauro Casappa e i costumi di Evelina Barilli. La voce fuori campo è di Silvano Pantesco.
Lo spettacolo ha vinto il Premio “Stregagatto” 1997-’98 per il Teatro Ragazzi - categoria infanzia con questa la motivazione: «Di notevole qualità estetica, riunisce teatro e danza con intelligenza e sensibilità. Interpretata con talento e generosità, l’opera tocca i bambini (così come gli adulti) nel profondo, nel loro bisogno di immedesimazione, di fratellanza, di ricerca di libertà e autonomia. “Romanzo d’infanzia” offre al giovane pubblico un’esperienza artistica accessibile, pertinente e intensa. Un vero piacere.»
Domenica 4 febbraio al Teatro Sociale di Mori il sipario si alzerà su «ROMANZO D’INFANZIA» alle ore 16.30. Seguirà, lunedì mattina, una replica riservata agli studenti delle Scuole del 2° Ciclo. (F. L.)
Informazioni:
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Evento segnalato da Compagnia Abbondanza / Bertoni