Torna il 23 e 24 giugno GENOMA SCENICO il progetto site specific che unisce danza e scienza nel segno della genomica e della relazione interattiva con il pubblico. Il progetto prende forma nell’ambito della mostra Genoma umano. Quello che ci rende unici, esposizione che fino al prossimo 9 gennaio, al MUSE di Trento, racconta quello che ci rende unici. La performance, a cura del ballerino e coreografo Nicola Galli di Ferrara, si terrà il 23 e 24 giugno e successivamente il 20 ottobre, 24 e 25 novembre. L’evento è organizzato in collaborazione con Centro Servizi Culturali S. Chiara, Festival Oriente Occidente / CID Centro Internazionale della Danza.
Genoma scenico è una performance di danza incentrata sull'interazione tra spettatore e performer tramite un dispositivo ludico liberamente ispirato al funzionamento del genoma umano. È un gioco con 33 tessere, ciascuna codificante un proprio parametro coreografico, tra le quali il visitatore/spettatore sarà invitato a scegliere, così da generare una sequenza ogni volta originale e diversa. I danzatori, interpreti dell'unicità dell’atto performativo, tradurranno in coreografia e metteranno in scena la composizione all’istante. La scelta arbitraria delle tessere che determinano ogni singola performance – rappresentazione della casuale composizione di ogni singolo genoma – si confronterà con l’ambiente “scenico e sociale”, quale artefice influente del compimento del gesto performativo. L’atto creativo del visitatore richiama l’unicità del codice genetico e la sua potenzialità di esprimersi nell’interazione con stimoli esterni.
Il concept di GENOMA SCENICO è di Nicola Galli. In scena i ballerini Gloria Dorliguzzo, Margherita Dotta, Nicola Galli, Paolo Soloperto. Per la produzione di stereopsis, TIR Danza
Il progetto è sviluppato grazie alla collaborazione tra MUSE Museo delle Scienze (Trento), Centro Servizi Culturali S. Chiara, Festival Oriente Occidente / CID Centro Internazionale della Danza.
Nicola Galli (1990, Ferrara) si occupa di ricerca corporea, declinata in azioni e dispositivi che spaziano dalla coreografia alla performance, dall'installazione all'ideazione grafico-visiva. Esordisce come ginnasta agonista e si avvicina ai linguaggi del teatro fisico e della danza presso il Teatro Nucleo di Ferrara. Ha studiato danza contemporanea, rinascimentale, hip hop e riequilibrio muscolare Metodo Monari.
Dal 2010 sviluppa un'indagine coreografica strutturata in episodi che analizzano il concetto di forma pura e le nozioni di "stratificazione" e "paesaggio"; a partire dalla geometria e dall'astronomia il suo sguardo è affascinato dall'anatomia umana, la proporzione e il dettaglio, elementi chiave che compongono un orizzonte scenico trasversale.
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Evento segnalato da MUSE - Museo delle Scienze