Pojana e i suoi fratelli (Ciclo "Il castello delle meraviglie")

Evento segnalato da Comune di Arco
- (Foto dal sito ufficiale)
Data: Gio. 20 agosto 2020
Dove: Castello di Arco, Arco (Tn)
Orario: ore 21.00
Note: Informazioni: cultura@comune.arco.tn.it o +39 0464 583656 / I biglietti costano 15 euro per il settore A (150 posti) e 10 euro per il settore B (100 posti). In caso di pioggia lo spettacolo si svolge nel salone delle feste del Casinò municipale per i soli possessori di biglietto per il settore A (causa la capienza limitata a 150 posti)./ Prevendite e informazioni sulle modalità di partecipazione nel sito www.primiallaprima.it / Si accede al castello con la mascherina (che si può togliere una volta seduti), posti a sedere numerati. Il castello di Arco si raggiunge a piedi dal centro della città, la passeggiata dura circa 15 minuti; si consigliano calzature adatte a un trekking leggero e una giacca leggera per le ore serali

Monologo teatrale di e con Andrea Pennacchi, musiche dal vivo Giorgio Gobbo e Gianluca Segato. Produzione Teatro Boxer in collaborazione con People.

I fratelli maggiori di Pojana: Edo il security, Tonon il derattizzatore, Alvise il nero e altri, videro la luce all’indomani del primo aprile 2014. In quel giorno, infatti, l’Italia scoprì che in un capannone di Casale di Scodosia (comune del veneziano noto per i mobilifici e per i carri allegorici) veniva costruito un secondo Tanko, una macchina movimento terra blindata, con un ‘cannoncino’ in torretta. Io e il mio socio, il musicista Giorgio Gobbo, sentimmo subito la necessità di raccontare alla nazione le storie del nordest che fuori dai confini della neonata Padania nessuno conosceva. “Il mondo deve sapere - pensavamo – come mai i laboriosi veneti costruiscono nei loro capannoni svuotati dalla crisi delle “tecniche” degne dell’Isis”. Va detto che queste storie venivano già raccontate da giornalisti straordinari come Rumiz e Stella, o sociologi come Diamanti, ma a teatro erano ancora poco presenti. C’era un buco, pensavamo.

È significativo e terribile che i veneti siano diventati, oggi, i cattivi: evasori, razzisti, ottusi. Di colpo. Da provinciali buoni, gran lavoratori, un po’ mona, che per miseria migravano a Roma a fare le servette o i carabinieri (cliché di molti film in bianco e nero), a avidi padroncini, così, di colpo, con l’ignoranza a fare da denominatore comune agli stereotipi. Un enigma, che per noi si risolve in racconto: siamo passati da maschere più o meno goldoniane a specchio di una società intera.
Una promozione praticamente.

Quando Francesco Imperato mi propose di collaborare al progetto “This is Racism”, recitando il testo di Marco Giacosa per il video di “Ciao Teroni” (c’era un titolo più lungo e articolato, ma la viralità lo ha ridotto a questo), Franco Ford detto “Pojana” era già nato. Era il ricco padroncino di un mio adattamento delle “Allegre comari di Windsor” ambientato in Veneto, con tutti le sue fisse: le armi, i schei e le tasse, i neri, il nero. In seguito, la banda di Propaganda Live l’ha voluto sul suo palco, e lui si è rivelato appieno per quel che è: un demone, piccolo, non privo di saggezza ma non particolarmente in alto nella gerarchia infernale, che usa la verità per i suoi fini e trova divertenti cose che non lo sono, e che è dentro ognuno di noi.
Ed eccolo qui, con tutti i suoi fratelli, a raccontare storie con un po’ di verità e un po’ di falsità mescolate, per guardarsi allo specchio.

Il castello delle meraviglie: «Il castello delle meraviglie» è un cartellone estivo ampio e variegato che si distingue per la cornice: l’antica rocca che domina la città di Arco, luogo magnificamente suggestivo che conferisce a ogni spettacolo una dimensione unica. Sono già stati ospiti della rassegna la compagnia Cafelulé con lo spettacolo «Mannequin», la compagnia inglese Gandini Juggling con lo spettacolo «Smashed!» e l’orchestra Haydn diretta dal compositore inglese sir Karl Jenkins nel 2016, Marco Paolini accompagnato da Lorenzo Monguzzi, Cesare Picco e la sua band e di nuovo l’orchestra Haydn nel 2017, Accademia Kataklò, Gomalan Brass Quintet e Nicola Piovani nel 2018, Dardust (Dario Faini), Ennio Marchetto, Raphael Gualazzi, Daniele Silvestri e Yann Tiersen nel 2019.

Informazioni:
https://www.facebook.com


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