Teatro Stabile del Veneto: La casa nova

Evento segnalato da Teatro Cristallo
- (Foto dal sito ufficiale)
- (Foto dal sito ufficiale)
Data: Sab. 25 gennaio 2020
Dove: Teatro Cristallo, Via Dalmazia, Bolzano
Orario: ore 21.00
Note: L'acquisto dei biglietti per lo spettacolo “La casa nova” può essere fatto online all’indirizzo www.teatrocristallo.it/biglietti o presso la Cassa del Teatro Cristallo, nei nuovi orari di apertura: dal lunedì al venerdì dalle 16.30 alle 18.30, il giovedì ed il sabato anche dalle 10 alle 12 e un'ora prima di ogni spettacolo. Il biglietto costa 15 euro (intero), 12 euro (ridotto con Cristallo Card), 10 euro (ridotto con Cristallo Card young). Per maggiori informazioni sullo spettacolo o per prenotare i posti si può telefonare al Teatro Cristallo, tel. 0471 067822 o mandare una mail a prenotazioni@teatrocristallo.it

In scena sabato prossimo, 25 gennaio alle 21 al Teatro Cristallo di Bolzano lo spettacolo “La casa nova” di Carlo Goldoni nella versione proposta dal Teatro Stabile del Veneto per la regia di Giuseppe Emiliani .
Lo spettacolo fa parte della proposta teatrale del Cristallo e del Teatro Stabile di Bolzano, finanziata dalla Provincia Autonoma di Bolzano, dalla Regione Trentino Alto Adige, dal Comune di Bolzano, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano e da Alperia SpA. 


Dopo “Le baruffe chiozzotte” della scorsa stagione, il Teatro Stabile del Veneto torna al Cristallo con un altro grande classico di Carlo Goldoni, “La casa nova”, in scena sabato prossimo, 25 gennaio alle 21, nell’ambito della rassegna curata dal Teatro Cristallo e dal Teatro Stabile di Bolzano. Una produzione nuova, del 2019, dedicata a Virgilio Zernitz, che, come si legge nelle note dello spettacolo, fu un “grande attore, indimenticabile interprete goldoniano e generoso maestro di giovani attori”.

“La casa nova” è una commedia d’ambiente in cui lo spazio poetico è occupato innanzitutto dalla vivacità dei dialoghi. Il regista dello spettacolo, Giuseppe Emiliani, definisce “i personaggi straordinarie creazioni linguistiche e la struttura drammaturgica è caratterizzata da un continuo crescendo, da un ritmo sempre più incalzante fino a diventare vertiginoso”.

Protagonisti della storia sono Anzoletto e Cecilia, novelli sposi alle prese con un oneroso trasloco. Cecilia è capricciosa, arrivista, amante dell'eleganza e del lusso. Anzoletto è debole, incapace di opporsi alle pretese della consorte. Le vicende della casa sono spiate con esplosiva curiosità dalla "serva" Lucietta e guardate con ostilità dalla sorella di lui Meneghina, a sua volta ansiosa d'una decorosa sistemazione con il suo amato Lorenzino, mentre garruli scrocconi e nobili spiantati danno inutili consigli su come arredare la casa, alla cui sistemazione si adoperano con laboriosa applicazione il capomastro Sgualdo e i suoi uomini. Dal piano superiore, osservano e spiano la vicenda Checca e Rosina, due sorelle curiose e pettegole, dalla condotta saldamente ancorata ai principî della buona borghesia, ma quasi inconsapevolmente affascinate dalla stessa voglia di cambiare. Sarà la sagacia della prima a sciogliere ogni intreccio, procurando l'intervento decisivo di Cristofolo, il parente ricco dai sani principi, che con la sua saggia laboriosità s'è costruito una fortuna. Sarà lui a pagare i debiti del nipote e a convincere i due sposi ad abbandonare la nuova casa, troppo grande e costosa per le loro finanze. Ma sarà lieto fine? O continuerà senza mai soste quella corsa frenetica e confusa? Goldoni scrisse questo testo, a detta di molti un capolavoro,  in soli tre giorni,  Questa commedia, rappresentata nell’autunno del 1760, piacque non solo al pubblico e alla critica (Gasparo Gozzi ne parlò con entusiasmo nella “Gazzetta Veneta”) ma anche all’autore: “Credo che mi sia lecito di preferirla a molt’altre, e di collocarla nel numero delle mie dilette”.
Come sottolinea Emiliani: “I temi de “La casa nova” solo la dissipazione, dell’interesse, dell’ipocrisia sociale, della crisi economica e si fondono con l’orgoglio fatuo di una borghesia che ha perso ogni autocontrollo e dirittura morale. Una borghesia ormai schiava della cultura dell’apparire, smaniosa di ostentare finte ricchezze, in preda a un’ossessiva febbre del possesso e ormai dominata da una effimera follia”.

Lo spettacolo nasce dal progetto della Compagnia Giovani ed è parte dell’Accordo di Programma tra Regione Veneto e Teatro Stabile del Veneto con la partnership di Accademia Teatrale Veneta per la realizzazione di un Ciclo Completo di Formazione Professionale per Attori – Modello Te.S.eO. Veneto – Teatro Scuola e Occupazione (DGR N. 1037 del 17 luglio 2018) 

Informazioni:
www.teatrocristallo.it


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