Con Ottavia Piccolo e Paolo Pierobon / Regia Mauro Avogadro / Scene Marco Rossi / Costumi Giovanna Buzzi / Musiche Gioacchino Balistrieri / Luci Michelangelo Vitullo / Teatro Stabile di Bolzano / Teatro Stabile del Veneto.
In un periodo storico in cu la memoria, unica vendetta contro le ingiustizie del passato, pare aver perso un po' della propria forza, Stefano Massini e Mauro Avogadro portano alla luce una fra le pagine più controverse del ‘900: il processo al gerarca nazista Adolf Eichmann.
È il 1960 quando uno dei primi teorizzatori della cosiddetta “Soluzione finale” viene arrestato in Argentina dal Mossad, e condotto in Israele davanti a un Tribunale con l’accusa di aver spietatamente perseguito lo sterminio degli ebrei.
Dai verbali degli interrogatori e dagli atti del processo, Massini confeziona un dialogo teatrale di inaudita ferocia e potenza.
Un atto unico di grande intensità, in cui la politologa e scrittrice Hanna Arendt (Ottavia Piccolo) intervista una tra le menti più efferate del regime nazista, impersonata da Paolo Pierobon.
Eichmann ripercorre le tappe che hanno caratterizzato la sua carriera al fianco di Hitler e di Himmler.
Un dialogo serrato che pone il pubblico davanti ad una spiazzante prospettiva: Eichmann non è affatto un geniale mostro, bensì un uomo spaventosamente normale, che la stessa Arendt definì come «l’incarnazione dell’assoluta banalità del male».
Informazioni complete / biglietti e abbonamenti:
www.centrosantachiara.it