Di Eugène Labiche / Regia e adattamento Andrée Ruth Shammah / Traduzione Andrée Ruth Shammah e Giorgio Melazzi / Con Massimo Dapporto, Antonello Fassari, Susanna Marcomeni / E con Marco Balbi, Andrea Soffiantini, Francesco Brandi / Scene Margherita Palli / Luci Camilla Piccioni / Costumi Caterina Visconti ispirati dall’artista Paolo Ventura / Musiche Alessandro Nidi / Produzione Teatro Franco Parenti, Fondazione Teatro della Toscana.
In una situazione assurda, quasi kafkiana, un uomo si sveglia e si ritrova in compagnia di uno sconosciuto. Entrambi hanno le mani sporche e le tasche piene di carbone, ma entrambi non ricordano nulla di ciò che è accaduto la notte precedente. L’unica cosa certa è che tutti e due hanno preso parte ad una festa di ex allievi del liceo. Nel tentativo di ricostruire i fatti, i due uomini fanno però una terribile scoperta: la morte di una giovane carbonaia, proprio in quella confusa notte. E se fossero stati loro?
Il teatro comico di Eugéne Labiche, un cast di prim’ordine guidato dalla talentuosa coppia Fassari-Dapporto - alla loro prima collaborazione -, e la sapiente regia di Andrée Ruth Shammah, anima del Teatro Franco Parenti di Milano. Sono questi gli ingredienti de Il delitto di via dell’Orsina: un testo scritto nel 1857 da Labiche, uno fra i maggiori esponenti della commedia leggera (vaudeville), che per la prima volta viene rappresentato in Italia. Un’opera brillante che la stessa Shammah definisce come «una riflessione sull’insensatezza e l’assurdità della vita».
Informazioni complete / biglietti e abbonamenti:
www.centrosantachiara.it