L'attesa

Evento segnalato da
- (Immagine da sito ufficiale / Ph. Fabio Lovino)
- (Immagine da sito ufficiale / Ph. Fabio Lovino)
Data: da Gio. 21 a Dom. 24 aprile 2022
Dove: Teatro Sociale, Via Oss Mazzurana, Trento
Orario: giovedì, venerdì, sabato ore 20.30 / domenica ore 16.00
Note: Biglietti, abbonamenti e modalità d'accesso su www.centrosantachiara.it

Di Remo Binosi / Regia Michela Cescon / Con Anna Foglietta, Paola Minaccioni / Scene Dario Gessati / Costumi Giovanna Buzzi / Disegno luci Pasquale Mari / Suoni Piergiorgio De Luca / Aassistente alla regia Elvira Berarducci / Consulenza ufficio stampa Giulia Binosi / Regia Michela Cescon / Produzione Teatro di Dioniso, Teatro Stabile del Veneto / In collaborazione con Fondazione Musica per Roma, Teatro Stabile di Bolzano / ATCL Circuito Multidisciplinare del Lazio per Spazio Rossellini Polo Culturale Multidisciplinare della Regione Lazio.

L’Attesa è il testo che ha fatto conoscere  l’autore veneto, Remo Binosi, al grande pubblico permettendogli di conquistare il «Biglietto d’oro Agis» come migliore novità italiana nel 1994 – ne l’indimenticata produzione di Teatro Due di Parma diretta da Cristina Pezzoli ed interpretata da Maddalena Crippa ed Elisabetta Pozzi (che rimane per altro ad oggi l’unica messinscena del testo degna di nota)– e che nel 2000 è diventato un film, Rosa e Cornelia, diretto da Giorgio Treves.
Ventisei anni dopo, Cescon decide di riproporlo con due interpreti molto amate dal pubblico: Anna Foglietta e Paola Minaccioni, per la prima volta insieme sul palco per dare corpo e voce alla nobildonna Cornelia e alla serva Rosa.
Il testo di Binosi ha una grande forza drammatica e di coinvolgimento cui è difficile rimanere indifferenti e – nonostante l’azione sia ambientata nel ‘700 – i temi e i contenuti sono universali:  anche oggi a tanti anni dalla sua scrittura, è un testo contemporaneo, caratteristica che solo le grandi opere hanno. Il rapporto serva-padrona, il doppio, il grande seduttore Casanova, la maternità, il male, la morte – sono raccontati con cambi di registro narrativo: dalla commedia al dramma, dal noir fino a sfiorare la tragedia. Il linguaggio è originale e sorprendente, con una naturale vis comica che garantisce una presa certa sul pubblico, paragonabile a quella dei testi di Goldoni e di Eduardo. La particolarità della messinscena di Cescon è che parte dalla prima stesura che l’autore veronese fece del testo – datata 1991 – che presenta notevoli differenze rispetto a quello portato in scena nel 1994: la nutrice ha un ruolo decisamente più marginale che in questa messinscena scomparirà completamente; i dialoghi sono più scarni, quasi bergmaniani; l’azione si concentra totalmente sulle due protagoniste e sull’evoluzione del loro rapporto durante la forzata clausura.
Nel 2022 ricorre anche il ventennale della prematura scomparsa di Binosi, personalità originale ed eclettica: giornalista e autore di teatro, ci ha lasciato testi interessantissimi per l’impronta non realistico e spesso  dedicati alle donne con profondità e leggerezza: oltre l’Attesa ricordiamo il Martello del Diavolo, La Regina Margot, Betty.

Informazioni complete / biglietti e abbonamenti:
www.centrosantachiara.it


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