L'orso felice

Evento segnalato da La famiglia va a teatro
- (Foto dal sito ufficiale)
Data: Dom. 17 novembre 2024
Dove: Teatro S. Marco, Via San Bernardino 6, Trento
Orario: 2 repliche: ore 15.30 e 17.30
Note: Intero adulti: 6€ / Ridotto bambini: 4€. Il biglietto ridotto è per bambine e bambini fino a 12 anni. Bimbi e bimbe di pochi mesi pagano anche se un genitore li tiene in braccio / Gratuito terzo figlio:  se siete una famiglia con più di 2 figli e venite a teatro in 5 (o 6, 7, 8…) vi regaliamo un biglietto / Per i gruppi è previsto 1 biglietto omaggio ogni 10 (10+1) / I biglietti possono essere acquistati online, al prezzo del biglietto verrà aggiunta una commissione per oneri di servizio, oppure alla cassa del teatro a partire da un’ora prima dell’inizio degli spettacoli o il mercoledì pomeriggio dalle 17.00 alle 20.00 / Info n. 0461.233522, info@teatrosanmarco.it

Pilar Ternera / Nuovo Teatro delle Commedie / Compagnia Dimitri/Canessa.

Età consigliata: 3-10 anni.

Lo spettacolo, tratto da L’orso che non c’era di Oren Lavie, indaga il tema dell'identità in modo poetico e leggero, come solo un Orso Felice può fare.

“C’era una volta, Tanto Tempo Fa, un Prurito.
Non era un prurito grandissimo.
Non era un prurito da niente.
Era un prurito normale.
E il prurito desiderava una bella grattatina. Tanto Tempo Fa.”
Nasce prima l’orso o il suo prurito?

La favola di Oren Lavie sembra chiederci la soluzione a questo indovinello che ricorda un famoso paradosso. Nasce prima l’uovo o prima la gallina? Dal Prurito dell’incipit, gratta gratta, nasce un orso. “Bè, tutti sanno che gli orsi si grattano quando sentono prurito, ma non molte persone sanno che i Pruriti si grattano perché sono Orsi!”

L’orso trova nella tasca della sua pelliccia un foglietto con una domanda (Tu sei me?) E tre indizi: sono un orso molto gentile, sono un orso felice e anche molto bello. Inizia così una storia semplice ma filosofica di un orso alla ricerca di se stesso, della propria identità, che cerca risposte a domande apparentemente semplici e lo fa relazionandosi con gli altri perché è solo attraverso i rapporti interpersonali che possiamo realmente capire chi siamo.

Intraprende allora il suo percorso nella Fantastica Foresta dove impara a riconoscere i diversi tipi di silenzio: il piccolo silenzio delle foglie, quello profondo della terra, l’antico silenzio degli alberi e il silenzio più silenzio di tutti, il suo. Il suo silenzio lo porta a fare la conoscenza della Mucca Mollacciona (una morbida mucca che assomiglia molto ad una poltrona!), del Penultimo Pinguino, a scoprire che è molto meglio annusare i fiori che contarli e che per andare Avanti, certe volte, è anche necessario perdersi!
Una storia semplice ma filosofica. Uno strano orso, sognatore, un po’ sulle nuvole, che cerca se stesso, la propria identità e la propria strada e lo fa sia guardandosi dentro (frugandosi nelle tasche!), che relazionandosi con gli altri, perché è anche e soprattutto con l’interazione con ciò che è “altro da sé” che si può scoprire chi si è veramente. Un viaggio per scoprire come ci vediamo e come ci vedono gli altri perché non tutti ci vedono allo stesso modo e forse siamo la somma di tutti questi sguardi...e di quelli che ancora non ci son stati rivolti.

Per saperne di più, vai al sito della compagnia Dimitri/Canessa.

Informazioni / biglietti:
teatrosanmarco.it


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