Di Silvia Dezulian e Filippo Porro / Con Silvia Dezulian, Lorenzo Morandini, Filippo Porro, Gloria Trolla / Sound designer/visual artist Domiziano Maselli / Artist manager Marco Burchini.
Produzione AZIONIfuoriPOSTO, Pluraldanza / coproduzione Centro Servizi Culturali Santa Chiara, Campsirago Residenza, C&C Company / con il supporto di Komm Tanz/PASSO NORD progetto residenze Compagnia Abbondanza Bertoni, Spazio '500 per le Arti / con il contributo di FONDAZIONE CARITRO / si ringraziano Patagonia Montebelluna, Fondazione Museo Civico di Rovereto, MUSE di Trento, Ecomuseo della Judicaria, Parco Naturale Adamello Brenta, SGL Servizio Glaciologico Lombardo, Forte di Bard.
Stagione Regionale 2023/24.
Il termine rimaye deriva dal latino rima «crepa» ed è utilizzato in alpinismo per indicare il crepaccio terminale del ghiacciaio, spazio vuoto che separa il ghiaccio in movimento dalle pareti rocciose.
A partire da una riflessione sullo scioglimento e il distacco dei ghiacciai, la danzatrice e scenografa Silvia Dezulian e il danzatore e performer Filippo Porro hanno creato Rimaye. Lo spettacolo apre un’indagine su ciò che a breve è destinato a sparire e la sua eredità, mettendo in relazione corpi umani e corpi glaciali in quanto entrambi modificatori di paesaggio in perenne movimento e custodi di memorie, legati al Tempo e alla sua irreversibilità.
Attraverso una serie di escursioni e di ricerca sul campo nei pressi di alcuni ghiacciai delle Alpi, il progetto accosta il linguaggio performativo-coreografico della compagnia ad una ricerca scientifica e storica dei paesaggi montani in mutamento, riflettendo sulla forza dirompente e la fragilità disarmante sia dell’umano che dell’ambiente che lo circonda, mettendoli sullo stesso piano e ponendo l’attenzione sulla loro capacità di modellarsi e immagazzinare storie e vissuti destinati a sparire e a lasciare spazio a ciò che verrà.
È solo una questione di tempo. Il corpo è come un ghiacciaio: quella goccia d’acqua che si insinua tra le crepe di ghiaccio, le allarga e riesce a spostarle impercettibilmente a valle si fa goccia di sudore che si insinua tra i corpi, li fa cedere poco alla volta fino ad esaurirli e imprimersi a terra.
Informazioni e biglietti:
http://www.centrosantachiara.it
Evento segnalato da Centro Servizi Culturali S.Chiara