Saggio finale percorso GRUPPO L’ATTORE COME GIOCATORE.
C’è un linguaggio che non ha bisogno di parole. Un linguaggio fatto di suoni, versi, gesti, sguardi, ritmo e silenzio. I personaggi non parlano – ma si fanno capire. Comunicano con il corpo, inventano lingue nuove, si muovono come in un cartone animato… e a volte, sorprendono con una delicatezza inaspettata.
Attraverso brevi scene e quadri senza dialoghi, il gruppo ha esplorato il teatro del gioco, dell’ascolto e dell’invenzione, dando vita a creature buffe, poetiche, surreali. Il gibberish – quel linguaggio finto fatto di suoni e non-sense – diventa qui un ponte tra gli attori e lo spettatore. E tra una risata e un gesto, affiora un modo diverso di raccontare. Parole che non parlano in un teatro inteso come gioco, come corpo in movimento, come linguaggio universale.
Informazioni complete e prenotazioni:
https://www.teatrodimeano.it
Evento segnalato da Teatro di Meano