«Il teatro per la sua intrinseca sostanza è fra le arti la più idonea a parlare direttamete al cuore e alla sensibilità delle persone. Noi vorremmo che autorità e istituzioni si formassero questa precisa coscienza del teatro considerandolo come necessità colletiva, bisogno dei cittadini, come un servizio pubblico alla stregua di acquedotti e vigili del fuoco».
(Paolo Grossi)
Dopo il successo riscosso nelle scorse stagioni, anche quest’anno la Comunità delle Giudicarie insieme a ben 18 Comuni e con il contributo fondamentale della Provincia Autonoma di Trento e dei due BIM del Chiese e del Sarca, ripropone una nuova stagione teatrale unica e coordinata per tutto il nostro territorio.
Se intendiamo la cultura non come patrimonio di élite e accademie, ma come esperienza di crescita e trasformazione a cui tutti i cittadini devono avere diritto e possibilità di accesso, è necessario che anche nelle nostre valli si arricchiscano gli spazi culturali e si investa in occasioni che alimentino la conoscenza. La metafora dell’acquedotto è particolarmente immediata per rendere l’idea di una proposta culturale come elemento fondamentale che tiene in vita e fa fiorire una sensibilità e una percezione del mondo più ampia. Allora la cultura non è più soltanto bagaglio personale ma capacità di visione e trasformazione, possibilità di immaginare cambiamenti. Tra le varie forme d’arte il teatro è forse la più antica e moderna insieme: l’evento teatrale accade davanti ai nostri occhi come un piccolo miracolo, un condensato di vita. È un’arte tridimensionale che, in un presente sovraccarico di immagini da piccoli schermi, oggi può dare emozioni nuove rispetto al passato. Per dare a tutti i giudicariesi la possibilità di vivere l’esperienza teatrale, abbiamo scelto la formula di una stagione con vari appuntamenti distribuiti su tutto il territorio e abbiamo destinato parte delle risorse per una proposta specifica di spettacoli dedicati alle scuole. Il calendario degli appuntamenti è molto vario sia nei linguaggi che nei contenuti: spazia dal teatro di narrazione, alla piece comica, ai classici senza dimenticare il teatro di impegno civile e le proposte di teatro ragazzi dedicate ai bambini e alle famiglie. Un ringraziamento particolare oltre che a tutte le amministrazioni e istituzioni che sostengono il progetto, va al Coordinamento teatrale trentino che mette a disposizione la sua competenza ed esperienza professionale nell’organizzazione di Giudicarie a teatro.
L’Assessore della Comunità delle Giudicarie
Michela Simoni
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