Peter Goss parte dall’esperienza decennale della sua scuola parigina dove utilizza lo yoga, il Feldenkrais e il metodo Alexander per giungere a una forma corporea aperta e disponibile al fine di realizzare un gesto spontaneo, in cui il danzatore prende coscienza di sè attraverso il movimento.
La prima parte dello stage, che dura tra i 30 e 45 minuti, si ispira alle tecniche somatiche per rilassare il corpo e eliminare le tensioni posturali. I partecipanti sono guidati dalla voce dell’insegnante che non mostra gli esercizi ma con parole precise indica l’anatomia corporea e il rapporto con la struttura ossea e muscolare, ogni allievo si appropria del tempo per sentire i cambiamenti dei punti di appoggio e del corpo al suolo, a testimonianza del cambiamento di tono muscolare. Seguono le posture di yoga e una parte di esercizi volti a mobilizzare la colonna vertebrale, il busto, prendere coscienza dello sterno, aprire il dorso e trovare una libertà di movimento a livello della testa.
La seconda parte dello stage si focalizza sulla nozione di peso, sull’utilizzo della forza di gravità che rende il movimento più flessibile, il flusso più libero. Quando il movimento viene generato attraverso un flusso e non attraverso posizioni più o meno fisse, l’energia circola. Il lavoro si basa quindi su questo: la ricerca di un movimento che circola attraverso un flusso continuo. Viene utilizzata anche la sbarra, ma contrariamente al metodo accademico il movimento parte dalla periferia, dalle mani, dai gomiti, dalla testa, dai piedi, al fine di creare un movimento sottile che può attraversare l’intero corpo se il suo centro non oppone troppa resistenza. Avviene così un affinamento nella lettura del movimento in termini di spazio, energia e d’impulso al moto.
Peter Goss, lascia il suo paese natale il Sudafrica per studiare antropologia e danza. Si forma sulla danza classica e contemporanea a Londra e negli Stati Uniti. Negli anni ’70, si stabilisce in Francia dove insegna e forma numerosi danzatori e crea la propria compagnia con cui debutta nel 1973 con lo spettacolo People a cui seguono ventidue creazioni presentate in tutto il mondo. Anche se di nazionalità francese, la memoria e l’esilio rimangono al centro delle sue indagini artistiche e pedagogiche. In Francia Goss è considerato il miglior pedagogo per l’insegnamento della danza contemporanea.
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