UN MOVIMENTO È PER SEMPRE. Finito e infinito nel compiersi del gesto.
SEMINARIO D’AZIONE AUTUNNALE con Michele Abbondanza e Antonella Bertoni.
Il teatro che balla, attraverso la pedagogia, l’estetica e la storia della Compagnia
Interminati Sovrumani Mare
3 parole dall’Infinito
(Leopardi)
Il movimento infinito (motion)
Nasciamo esseri vibranti condannati al movimento. Per quanto ci fermiamo qualcosa in noi si muove sempre; persino nel sonno più profondo l’immobilità apparente nasconde solo parzialmente il perenne movimento. Questo palpito continuo è la cifra della nostra esistenza. Portare questo movimento “infinito” alla nudità di un’esposizione dinamica e coreografica è l’argomento centrale di questo seminario al quale sarà sotteso un argomento tecnico, caratteristica dei nostri incontri autunnali: “il movimento perpetuo” o motion. Occasione inoltre per dare testimonianza diretta del grande maestro della “Visual art of motion” Alwin Nikolais e della sua distinzione tra “movement and motion”. Nel nostro “finire” proveremo a sentire ed essere infiniti (non-finiti), nell’ascolto dell’accadimento da mozione, attraverso l’emozione, ad una possibile commozione.
Qui comincia il movimento perenne.
Ma maestro “movimento” comincia per emme!
Zitto e balla.
Dedicato soprattutto a danzatori e attori, il lavoro sarà accessibile anche a curiosi creativi e semplici “possessori” di un corpo, di qualsiasi provenienza ed età ; gli unici requisiti richiesti sono una media-buona preparazione fisica, seria motivazione e generosità; insomma uno spirito atto a sostenere questo percorso artistico, umano e professionale.
Nell'arco dell'anno sono due gli appuntamenti con i Seminari d’Azione:
Questo “Autunnale”: Seminario d'Azione FISICA, dedicato all'approfondimento di un argomento "tecnico" della durata di tre giorni, con argomenti più basilari ed elementari e con caratteristiche monografiche (come ad esempio i Volumi, il Peso, le Parti del corpo ecc.). Nel Seminario d'Azione Estivo invece, i fondamentali dell'Essere Scenico (verticale, quattro posture, presentazione-relazione scenica…), sono affiancati da un tema "poetico" (“Figli di un movimento“, “Con coraggio improvvisamente” e l’ultimo “Il mio cuore degli altri”), per un lavoro più specifico attorno all’estetica e alla poetica della Compagnia: Drammaturgia del gesto, Composizione e Regia coreografica (Seminari d'Azione POETICA).
Insegnare: far passare dei segni, da corpo a corpo. Un modo di fare scuola strettamente legato al palcoscenico, finalizzato alla "presenza scenica" attraverso la pratica dell'intelligenza somatica per cui il sapere possa diventare il "saper fare" del corpo-cuore dell'allievo. Un'attenzione particolare è riservata agli aspetti tecnici, improvvisativi e compositivi della danza e allo sviluppo della personale creatività attraverso la propria unica e originale forma; le potenzialità che può esprimere nel condursi nello spazio e nel relazionarsi ad altri corpi, nel passaggio che tutto ciò deve avere per oltrepassare la quarta parete.
Suddivisione della pratica giornaliera:
TECNICA: Preparazione fisica e riscaldamento. Impostazione di base in piedi e a terra.
COREOGRAFIA: Partitura di movimenti e sequenza nello spazio.
PAUSA
ZAZEN: La danza immobile. Semplicemente seduti mantenere la forma: zafu (cuscino) indispensabile.
LABORATORIO COREOGRAFICO: Il movimento perpetuo; finito e infinito nel gesto.
IMPROVVISAZIONE/COMPOSIZIONE: Mozione, emozione, commozione.
PERFORMANCE: Azioni finali di sintesi. Bilanciatura a fine giornata di forme e sentimenti.
Il seminario si svolgerà nell’arco di tre giorni per circa diciassette ore di lavoro.
La prima parte (tecnica e coreografia), è dedicata alle partiture di movimento e alla memoria del corpo; con attenzione alla forma, nel tempo e nello spazio e particolare cura alla fluidità, precisione e pulizia del gesto.
Nella seconda e terza (pratica zen e laboratorio), verrà approfondito il tema del seminario con un approccio più teatrale e creativo per un gesto che trovi la sua precisione anche nell’espressione dell’emozione/sentimento attraverso azioni capaci e coscienti di vibrare nello spazio e aprirsi verso tutte le possibili relazioni.
Le azioni avvengono a piedi scalzi, con indumenti comodi e scuri.
Presentarsi muniti di:
Zafu (grande cuscino spesso e ben imbottito: min 40x20x20 );
Zafuton (tappetino o piccola stuoia quadrangolare: min 50x50, max 80x80 cm).
E se il corpo non opera in pieno quanto l’anima?
Chè se il corpo non è l’anima, che cos’è dunque l’anima? (W. Whitman)
Evento segnalato da Compagnia Abbondanza / Bertoni formazione