L'atelier di Marco D'Agostin muove da un assunto improbabile: la letteratura - il campo dell’arte che per eccellenza si occupa di articolare linguaggio per raccontare il non raccontabile - appare come il territorio più affine a quello coreografico.
La scrittura appare sempre come un chiaro invito per il movimento: come ad esempio in Ernaux, nella cui opera la memoria chiede continuamente al corpo di fare da spola tra il passato e il presente. In Ernaux, così come in coreografia, sia nell’atto della scrittura che in quello della lettura/osservazione, è sempre possibile immaginare che sul flusso dei movimenti si stenda l’ombra di una storia, lunga e affilata anche quando la composizione pare frammentaria.
Nel corso del laboratorio si ripercorreranno alcune delle pratiche che hanno animato il processo di creazione de Gli anni, uno spettacolo costruito come un romanzo che invita spettatori e danzatori a vestire la doppia postura di lettori e autori.
MARCO D'AGOSTIN
Artista attivo nel campo della danza e della performance, Marco D’Agostin nel 2018 è vincitore del Premio UBU come Miglior Performer Under 35 e per il triennio 22/24 è Artista Associato del Piccolo Teatro di Milano.
Il suo lavoro si interroga sul ruolo e il funzionamento della memoria, e pone al centro la relazione tra performer e spettatore. Dal 2010 ad oggi ha sviluppato una propria ricerca coreografica presentando le opere in festival e teatri europei come Rencontres chorégraphiques int. de Seine-Saint-Denis, Théâtre de La Ville a Parigi, Kampnagel ad Amburgo, Les Brigittines a Bruxelles.
Nell’estate 2021 ha debuttato con due nuove creazioni: BEST nel programma della Biennale di Venezia e SAGA, realizzato con il supporto del prestigioso programma New Settings della Fondazione Hermes.
A CHI SI RIVOLGE?
Il workshop si rivolge a danzatori, performer e autori di danza, con o senza disabilità.
Informazioni complete e iscrizioni in:
https://www.orienteoccidente.it