La Psicoanalisi oggi: tradizione ed evoluzioni / Lavarone, 29 giugno - 1 luglio 2018.
Dal 29 giugno al 1 luglio Lavarone (TN) ospita una nuova edizione dello storico Congresso “Le frontiere della psicoanalisi” promosso dal Centro Studi Gradiva con il tema “La psicoanalisi oggi: tradizione ed evoluzioni”. Un evento di grande interesse culturale che ha l’ambizione di favorire il dialogo tra psicoanalisi e altri ambiti scientifici e culturali. Per più di vent’anni ha permesso a un pubblico ampio ed eterogeneo di partecipare gratuitamente a presentazioni di libri, proiezioni di film, conferenze e dibattiti con ospiti di altissimo livello nazionali e internazionali di diversa formazione.
Dal tema centrale l’intenzione dei curatori è quella di sviluppare le connessione che la psicoanalisi intrattiene sia con l’arte sia con gli altri saperi, quest’anno in particolare la filosofia, la sociologia, la letteratura, il cinema.
Saranno presenti ospiti prestigiosi provenienti da tutta Italia e di fama internazionale, quali gli psicoanalisti Stefano Bolognini, già presidente della Società Psicoanalitica Italiana e della International Psychoanalytic Association, Anna Ferruta e Diomira Petrelli, il sociologo Paolo Jedlowsky, la filosofa Monica Toraldo di Francia e Sandra Teroni, esperta di letteratura francese contemporanea.
COMUNICATO DEL 26 GIUGNO:
Lavarone si sta preparando ad ospitare, alla fine di giugno, una nuova edizione dello storico Congresso promosso da Centro Studi Gradiva “Le frontiere della psicoanalisi”, con il tema “La psicoanalisi oggi: tradizione ed evoluzioni”. Si tratta di un evento culturale di ampio respiro e di grande interesse culturale, che ha l’ambizione di favorire il dialogo tra psicoanalisi e altri ambiti scientifici e culturali, come filosofia, sociologia, arte, letteratura, cinema.
Dal 1991, per più di vent’anni, ha permesso a un pubblico ampio ed eterogeneo di partecipare gratuitamente a presentazioni di libri, proiezioni di film, conferenze e dibattiti con ospiti di altissimo livello nazionali e internazionali di diversa formazione.
L’occasione di riprendere i lavori, sospesi per alcuni anni, ha rinnovato l’entusiasmo dei curatori, che propongono di ritessere le fila dei molti temi trattati durante le scorse edizioni (dalla giustizia all’amicizia, dalle nuove tecnologie alla solitudine, solo per fare qualche esempio) facendo il punto proprio su cosa è la psicoanalisi contemporanea, quali evoluzioni sta sviluppando, su quali elementi di tradizione affonda le sue radici e quali connessioni ha e può potenzialmente creare con gli altri saperi.
La psicoanalisi ha più di centoventi anni, è stata una rivoluzione del pensiero e, come ogni vera scienza, è cresciuta nella sua teoria e nella pratica clinica. Ma la psicoanalisi è anche un metodo di cura e di conoscenza di sé di cui è fondamentale far comprendere le potenzialità e i margini di efficacia, anche a fronte di un’offerta sempre più ampia e variegata di trattamenti psicologici.
Nel disagio che viviamo nella nostra vita quotidiana, in un mondo sempre più complesso, questa edizione del Congresso vuole davvero aprire le frontiere della psicoanalisi e dare la possibilità ai relatori e al pubblico di confrontarsi su temi proposti, in un'atmosfera amichevole, favorita dal luogo bellissimo in cui si svolge.
Saranno presenti ospiti prestigiosi, con diverse formazioni, provenienti da tutta Italia, capaci di rivolgersi in modo chiaro e comprensibile anche a chi non è addetto ai lavori, per cui ognuno è il benvenuto a partecipare: professionisti, studenti, villeggianti. Ognuno può trovare qualcosa, nel programma ad ampio raggio, che risvegli l’interesse e la curiosità.
Il convegno si apre nel tardo pomeriggio di venerdì 29 giugno, con la presentazione del libro “Arte e psicoanalisi: il respiro della creatività” (2017, FrancoAngeli).
A discuterne con il pubblico saranno il curatore Graziano De Giorgio e la co-autrice Cecilia Àlvarez, entrambi psicoanalisti della Società Psicoanalitica Italiana (SPI). De Giorgio ha raccolto saggi di autori diversi, legandoli attraverso il filo conduttore del rapporto tra arte e psicoanalisi, sviluppato attraverso l’esplorazione di opere creative in ambito musicale, letterario, pittorico, fotografico, cinematografico e architettonico. Al lettore questo libro offre la preziosa occasione di farsi un’idea di quella che è la trama dell’odierno dibattito in corso e, contemporaneamente, di approfondire la conoscenza delle tematiche di proprio maggiore interesse.
I lavori delle giornate di sabato e domenica mattina sono preceduti dai saluti delle autorità, in particolare dalla vice-sindaca Adriana Fellin, e introdotti dal Prof. Antonio Scaglia, Presidente del Centro Studi Gradiva. I moderatori sono tre dei curatori, gli psicoanalisti Simona Argentieri, Daniela Federici e Alberto Schön. La prima relazione è quella di Stefano Bolognini, psicoanalista bolognese già presidente della SPI e presidente, unico italiano nella storia, della International Psychoanalytic Association, senza dubbio la persona più competente nel panorama scientifico internazionale a discutere sulle evoluzioni della psicoanalisi e sulle relazioni che intrattiene oggi con gli altri ambiti della cultura.
Anna Ferruta, psicoanalista di Milano con grande esperienza sulla formazione e socio fondatore dell’Associazione Mito&Realtà, per le Comunità Terapeutiche e Residenziali di Milano, porta l’attenzione sugli sviluppi della tecnica e della cura psicoanalitica.
La psicoanalista Diomira Petrelli, docente e ricercatrice presso il Dipartimento di Scienze Relazionali dell'Università degli Studi di Napoli "Federico II”, tratta lo spinoso tema dell’adolescenza, di cui è specialista, nei suoi elementi di continuità e di rottura rispetto alle fasi della vita.
Alle frontiere della psicoanalisi che si interroga sul suo futuro, Paolo Jedlowsky, sociologo e docente dell’Università della Calabria e della Scuola Superiore di pratiche filosofiche di Milano, presenta una riflessione dedicata a “Esperienza e possibile”.
Monica Toraldo di Francia, docente di filosofia politica e bioetica, Presidente della sezione Toscana dell’Istituto Italiano di Bioetica, esplora i confini, di tanto difficile individuazione oggi, fra filosofia, biotecnologia e scienza.
Sandra Teroni, che ha insegnato letteratura francese presso le Università di Pisa, Firenze e Cagliari, traduttrice, editorialista esperta di letteratura moderna e contemporanea, affronta la problematicità degli stati dell’essere di ognuno di noi nella relazione con l’altro e del suo essere al mondo, che oscilla tra euforia e malinconia.
Nella serata di sabato è in programma, al Cinema Dolomiti, il film documentario della psicoanalista e regista Alessandra Balloni “Sigmund Freud. Origini e attualità della Psicoanalisi” (2016), premiato come miglior documentario nell’ 8a edizione della rassegna “I corti sul lettino: Cinema e Psicoanalisi”, diretta da Ignazio Senatore, presentato con successo in diversi contesti culturali tra cui la 9a edizione dello European Psychoanalytic Film Festival, diretto da Andrea Sabbadini. L’autrice ne discute con il pubblico e la psicoanalista Elisabetta Marchiori, che da anni si occupa del rapporto tra psicoanalisi e cinema.
Il programma in:
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