Riusare immagini amatoriali del passato è una pratica crescente del cinema contemporaneo, un orizzonte espressivo che trae linfa da filmini dimenticati per creare nuove esperienze
della visione. Da questa attenzione al riciclo filmico, capace di generare culture visive meticce, fra videoarte, cinema d’artista e sperimentazioni documentarie, Marco Bertozzi attraversa una serie di interrogativi maturati a partire dalla sua esperienza diretta, sia in istituzioni archivistiche, sia in qualità di regista cinematografico.
Marco Bertozzi insegna Cinema documentario e sperimentale all’Università IUAV di Venezia.
Fra i suoi libri: Storia del documentario italiano (2008), Recycled cinema (2012), Documentario come arte (2018), L’Italia di Fellini. Immagini, paesaggi, forme di vita (2021).
Ha curato mostre di cinema, in Italia e all’estero, e fa parte dell’equipe che ha progettato il nuovo Museo internazionale dedicato a Federico Fellini. Recentemente ha condotto Corto reale. Gli anni del documentario italiano, un programma per RAI Storia su autori e forme del documentario negli anni 50-70. Tra i suoi film, Appunti romani (2004), Il senso degli altri (2007), Predappio in luce (2008), Cinema grattacielo (2017).
Informazioni:
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