Incontro con Gino Cecchettin e presentazione del libro "Cara Giulia. Quello che ho imparato da mia figlia" scritto a quattro mani con Marco Franzoso (Rizzoli 2025)
Conversa con l'autore Alberto Faustini, giornalista e già direttore delle due più importanti testate giornalistiche trentine.
“Sei la mia Giulia e sarai per sempre la mia Giulia. Ma non sei più solo questo. Tu dopo quanto è successo sei anche la Giulia di tutti, quella che sta parlando a tutti.” Muove da qui Gino Cecchettin, dal ricordo di sua figlia, la Giulia che abbiamo conosciuto attraverso i racconti dei suoi cari e della vicenda che l’ha vista, tragicamente, protagonista. Un memoir, quello di suo padre, per raccontare chi era quella studentessa impegnata e quella figlia affettuosa, un appello alla sensibilizzazione rispetto al tema della violenza di genere e uno alla speranza, per iniziare un percorso di rispetto. Contro una cultura di possesso e violenza. Un racconto di dolore ma anche di ricerca per “costruire un’alleanza tra i sessi, anziché consolidare la prevaricazione di uno sull’altro”.
Per questo Gino Cecchettin, insieme ai figli Elena e Davide, ha dato vita alla Fondazione Giulia Cecchettin, con l’impegno di mantenere viva la memoria di Giulia, supportare le donne vittima di violenze e di promuovere un cambiamento. Quanto mai urgente.
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