Il Messner Mountain Museum Ripa, centro internazionale di incontro delle culture di montagna, invita a conoscere l’affascinante storia e la cultura degli Sherpa, il cui nome nel linguaggio comune è stato ridotto al significato di portatore e guida d’alta montagna. Il programma di iniziative dedicate agli Sherpa prevede, oltre all’interessante mostra temporanea con dipinti e proiezione video, numerosi appuntamenti estivi con danze, serate culinarie, la preparazione di un mandala di sabbia, concerti, film e conferenze. Gli interpreti principali degli incontri al museo sono quattro rappresentanti del popolo sherpa che soggiorneranno al castello nel mese di agosto. Illustreranno di persona la loro vita quotidiana, l’artigianato e le antiche tradizioni religiose del loro popolo.
I famosi portatori, che da più di cento anni si caricano sulle spalle i pesanti bagagli degli alpinisti di tutto il mondo, appartengono al popolo degli Sherpa. Cinque secoli fa migrarono dalla regione di Dege in Kham nel Tibet orientale e dopo un lungo esodo che li spinse a superare l’alto passo himalajano di Nangpa La (ca. 6.000 m.), si stabilirono nell’odierno territorio delle valli di Solu e Khumbu, ai piedi del versante sud occidentale del Monte Everest. L’uomo dell’est (shar = oriente; pa = uomo, gente) ha portato con sé e conservato la propria lingua (dialetto tibetano), la propria cultura e religione (lamaismo) e vive oggi di agricoltura, commercio e turismo. Gli Sherpa sono abili imprenditori e guide alpine. Gestiscono il turismo in Nepal fin sulla cima del Monte Everest.