Maurizio Frisinghelli, roveretano, affascinato fin da giovane dall’espressione artistica, inizia a dipingere sotto la guida di maestri locali, per poi passare all’espressione plastica e alla scultura con lavori in terracotta, ceramica e bronzo.
Da molti anni si è fatto conoscere e stimare per la sua calda ispirazione e per la sua raffinata tecnica plastica, intimamente legata alla natura e alla struttura della terracotta e della ceramica.
Presso il Municipio di Lavarone Maurizio Frisinghelli presenta in questi giorni di fine luglio una serie di composizioni di varia e diversa fattura tra le quali colpiscono alcuni possenti “totem”, alti legni, incavati per lasciar posto ad affascinanti serie di ceramiche, che, grazie ad una sapiente successione, esprimono il senso delle opere.
Si tratta di storie che delineano il percorso della vita dei singoli e della collettività in una sorta di magica progressione segnata dal timbro magico ed esistenzialmente risolutivo dell’attesa, un timbro che suona, risuona e canta l’aria di quella gioia contemplativa e insieme fisicamente manifesta che vive dell’orizzonte sperato e tenacemente creduto, solo intravisto eppure nello stesso tempo più forte del momento immediato che si respira.
Maurizio Frisinghelli possiede un disegno sicuro ed una plasticità frutto di lungo, paziente, coerente esercizio e si aggira con amorevole circospezione attorno alla figura dell’albero della vita, come meta del pellegrinaggio umano, come punto di riferimento di una storia che è del singolo e dell’umanità intera.
Mario Cossali
Evento segnalato da Comune di Lavarone