I paesaggi dell’anima di Serge Micheloni. Settant’anni di pittura tra Lavarone e Parigi per raccontare la bellezza dell’Altopiano.
Lavarone rende omaggio all’artista francese d’origine lavaronese nato a Parigi nel 1929, con una grande esposizione allestita nella sala Mostre del Municipio che sarà inaugurata il prossimo sabato 27 luglio.
Serge Micheloni, Paesaggi dell’anima. Questo il suggestivo titolo scelto per la mostra che verrà inaugurata sabato 27 luglio alle ore 17.00 alla quale seguirà una visita guidata a cura del prof. Giovanni Carlo Federico Villa, coordinatore scientifico della mostra.
Settanta opere tra paesaggi e nature morte selezionate tra le quasi novecento che l’artista ha realizzato nell’arco di una vita dedicata alla pittura. A partire dagli anni ’40 del secolo scorso, Serge Micheloni è ritornato puntualmente ogni estate nella casa di famiglia a Rocchetti realizzando quella che è certamente la più importante e organica collezione di dipinti sugli Altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna.
Accanto alle opere di Micheloni si affiancano le fotografie delle attuali stesse vedute realizzate da Roberto Piccinini. La mostra presenta i percorsi che negli anni hanno portato l’artista alla scoperta di scorci e panorami di Lavarone, veri e propri sentieri d’arte che hanno come epicentro Rocchetti. Qui, intorno ai vent’anni, il giovane Serge ha cominciato a dipingere le prime opere fissando sulla tela immagini dell’antica casa di famiglia. Poi è stata la volta di Chiesa, il lago, Piccoli, Masi di Sotto, Oseli, Cueli Liberi, San Sebastiano, Perpruneri, Maso Spilzi, in una progressiva esplorazione che ancora continua alle soglia dei novant’anni.
“L’evento valorizza il nostro splendido territorio colpito di recente da una tempesta senza precedenti, una vera catastrofe naturale che ha stravolto il nostro paesaggio, i nostri sentieri.” dichiara Adriana Fellin Assessore alla Cultura e vicesindaco di Lavarone. “ I sentieri, un tempo, erano fondamentali vie di comunicazione. Oggi, al contrario, sono quasi passaggi segreti, tracce di una civiltà antica che la natura e il tempo hanno quasi occultato. Sono diventati percorsi per camminare consapevoli e silenziosi ritrovando in se stessi il ritmo della natura, così come ha fatto Serge Micheloni nel corso di un’intera vita.”
L’arte comunica per immagini questa profonda esperienza della natura, una rivelazione che sospende per un attimo ogni giudizio e si realizza attraverso gli occhi, il cuore e il camminare. La mostra ci suggerisce pertanto la riscoperta del paesaggio e ci invita a ripercorrere gli stessi sentieri che hanno ispirato l’artista ritrovando nella bellezza della natura un po’ della nostra anima.
Realizzata dal Comune di Lavarone con il sostegno della Provincia Autonoma di Trento, la mostra vanta contributi d’eccezione nella direzione e nell’allestimento. Mostra e catalogo sono a cura Valentina Raimondo con il coordinamento scientifico di Giovanni Carlo Federico Villa, tra i maggiori storici dell’arte contemporanei. Mauro Zocchetta docente all’Accademia di Belle Arti di Venezia e affermato progettista di mostre e musei, ha curato il suggestivo allestimento e la direzione artistica. Fabio Rigodanza con la moglie Laure, nipote di Serge Micheloni, hanno curato personalmente con impeccabile maestria artigiana la produzione dell’allestimento.
A completamento dell’esposizione sarà proposto “La via dipinta”, percorso animato dentro le tele di Serge Micheloni a cura della professoressa Daria Tonzig, esperta di didattica dell’arte. Venerdì 2 agosto ore 16.00 e sabato 3 agosto ore 10.30 Sala Mostre, partecipazione libera e gratuita, prenotazione in biblioteca entro il giorno precedente.
