Mostra fotografica a cura di Marco Ribetto.
C’era una volta un villaggio: la storia del villaggio e delle case Lancia in mostra Marco Ribetto e Luca Fregona raccontano al Cristallo la Bolzano del dopoguerra.
“C’era una volta un villaggio”, quello dei lavoratori della Lancia, nella zona industriale di Bolzano. Sono passati 70 anni dall’ingresso degli operai nelle - allora - nuove case Lancia, costruite nel 1952 dalla stessa azienda per ospitare i suoi dipendenti e ancora presenti in via Resia, vicino all’omonimo ponte. Il Teatro Cristallo, all’interno del suo percorso “Tutta tua la città”, organizza una mostra fotografica, a cura di Marco Ribetto e realizzata con la collaborazione del quotidiano Alto Adige, per raccontare un pezzo della storia recente di Bolzano, quella del dopoguerra, quando, in zona industriale, era presente un piccolo villaggio destinato ad ospitare i lavoratori della Lancia e le loro famiglie. Tante persone, uomini, donne e bambini, che avevano in comune lo stesso datore di lavoro ma non solo. La mostra sarà visitabile da martedì 27 settembre a venerdì 7 ottobre 2022 nel foyer del Teatro Cristallo e sarà inaugurata con una serata di presentazione della stessa, martedì 27 settembre alle 18 presso il foyer del Teatro Cristallo, che vedrà come protagonisti lo stesso Ribetto e Luca Fregona, caporedattore del quotidiano Alto Adige.
“Tutta tua la città” questa volta si ferma a raccontare la zona industriale e l’ultimo tratto di via Resia nel dopoguerra bolzanino. Lo fa per consegnare ai cittadini un pezzo della storia recente di Bolzano, quella del dopoguerra, quando, in zona industriale, era presente un piccolo villaggio (a ridosso della ferrovia, di fronte alle Acciaierie) destinato ad ospitare i lavoratori della Lancia e le loro famiglie. Tante persone, uomini, donne e bambini, che avevano in comune lo stesso datore di lavoro ma non solo: tra loro si è sedimentata negli anni una bella amicizia che è durata anche quando il villaggio si è di fatto spostato lungo via Resia, nei pressi dell’omonimo ponte, quando, nel 1952 l’azienda costruì quattro condomini per i suoi lavoratori.
Il Villaggio era costituito da 32 baracche in legno, prima riservate a operai soli che furono in seguito trasferiti al palazzo della Gil in viale Trieste. Al loro posto entrarono le famiglie provenienti soprattutto dal Veneto, le più fortunate con tre stanze, qualcuna con la stufa, e con i servizi in comune. Come emerge dai racconti di chi ha vissuto quel pezzo di storia, si facevano all’epoca diverse iniziative per rendere più agevole la permanenza delle famiglie in quella casupole in masonite: l'asilo Onarmo organizzato dal cappellano don Getano Prati con la maestra Edwige Arsotti, gli ambulanti che venivano al Villaggio a vendere le loro mercanzie, un bar-trattoria con negozio di alimentari, Aguiari che riparava le biciclette. Alle nascite pensava la levatrice signora Rongador, i gelati li portava Rinaldo Dossi, i pasti arrivavano dall'Onarmo di via Resia. I papà lavoravano naturalmente alla Lancia e dunque la vita del Villaggio si intrecciava con la storia dello stabilimento vicino, divenendone una parte integrante. Nel 1952, finalmente, l'azienda costruisce quattro condomini in via Resia: gli appartamenti sono per metà in affitto e per il resto a riscatto. E così, nel settembre di quell'anno, per 92 famiglie - un po’ più di 500 persone - il sogno diventa realtà (le ultime baracche verranno abbandonate nel 1959).
Ricordi, immagini e storie di un tempo verranno presentate all’interno della mostra fotografica, curata da Marco Ribetto, egli stesso operaio all’interno della Lancia e uno dei primi abitanti delle case di via Resia e raccontate durante la serata d’inaugurazione, accompagnate anche da materiale d’epoca e testimonianze dei bolzanini d’allora e di oggi.
La partecipazione all’incontro, che si terrà nel foyer del Teatro Cristallo, è libera e gratuita.
Tutta tua la città - Teatro Cristallo in collaborazione con il quotidiano Alto Adige.
Informazioni complete:
www.teatrocristallo.it
