Una doppia mostra si svolge alla Biblioteca Civica “G. Tartarotti” a partire da martedì 11 ottobre. Quella documentaria, al pianoterra, porta agli occhi di tutti il percorso creativo della zandonaiana Giulietta e Romeo attraverso la corrispondenza fra compositore e librettista e lungo le pagine autografe nelle quali la musica prende la sua forma definitiva fino alle edizioni Ricordi di partitura e libretto aperte su alcuni passaggi di particolare emozione.
Programmi di sala, riviste, manifesti documentano la fortuna del dramma di Zandonai che dal battesimo gioioso a Roma cent'anni fa (al Teatro Costanzi il 14 febbraio 1922) ha percorso rapidamente i principali teatri italiani ed esteri.
E ancora: gli interpreti della prima rappresentazione, scenografie e figurini, oggetti curiosi (album, quadri) ad evocare lo specifico momento storico e i suoi protagonisti. Pannelli illustrativi rimandano al contesto del teatro d'opera dei primi anni Venti, quando un prisma di stili e di temi fa risaltare le scelte estetiche di Zandonai, legato alla tradizione teatrale italiana, ma con un linguaggio ricco di elementi antichi, di aperture armoniche, di strumentazione sontuosa.
Un video a ciclo continuo sintetizza gli aspetti della Giulietta di Zandonai e raccoglie immagini (scenografie, interpreti) dagli allestimenti storici e contemporanei.
Nella Sala multimediale scorre una rassegna delle rappresentazioni nel corso dei decenni: quelle storiche del Novecento e gli allestimenti degli ultimi anni, da quelli dichiaratamente surreali di Erfurt e Braunschweig (2017) all'ultimo, a Manhattan il 4 e 5 giugno di quest'anno, in mezzo a grattacieli investiti di immagini e con la foce dell'Hudson nello sfondo. Estratti di questa messa in scena newyorkese verranno proiettati nel corso dell'inaugurazione.
Il tema dei due giovani innamorati veronesi si presta naturalmente a molte aperture: verso il passato con le fonti più antiche che risalgono alla mitologia greca (Piramo e Tisbe dalle Metamorfosi di Ovidio) e scendono lungo la novellistica medievale e rinascimentale italiana a cui si è ispirato Shakespeare e a cui attinge direttamente Arturo Rossato, il librettista di Zandonai.
La vitalità del tema viene squadernata attraverso varie edizioni novecentesche del dramma shakespeariano, libri illustrati per bambini, rivisitazioni parodistiche, fino ad un manga d'ultima generazione.
Ulteriori informazioni nel sito del Centro Studi Zandonaiani.
Informazioni:
www.bibliotecacivica.rovereto.tn.it
Evento segnalato da Biblioteca Civica G.Tartarotti Rovereto