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Dal Corriere dei Piccoli a Linus, e oltre…

- (Immagine da locandina)
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Data: da Mar. 09 a Dom. 28 maggio 2023
Dove: Biblioteca Civica G.Tartarotti, C.so Bettini 43, Rovereto (Tn)
Orario: in orario di apertura della biblioteca
Note: Info n. 0464.452500

Mostra a cura di Claudio Gallo, Nicola Ganci e Nicola Spagnolli.

L’esposizione è realizzata nell'ambito del seminario di studi: La lunga storia editoriale del fumetto italiano: dal giornale alla rivista. Dal “Corriere dei Piccoli” a “Linus” e “Comic Art”. - Rovereto, 12 e 13 maggio 2023 - Sala Conferenze Fondazione Caritro.

In collaborazione con l’Accademia Roveretana degli Agiati e Nuvolette 2023.

Il fumetto in Italia, come si è verificato in altre nazioni, è nato con l’editoria e la stampa periodica. Ideato e progettato da Paola Lombroso, Il “Corriere dei Piccoli”, il primo foglio di fumetti italiano, nacque nel 1908 dall’esigenza del “Corriere della Sera” di diventare un gruppo editoriale che pubblicava insieme al quotidiano milanese una serie di riviste ricche di immagini. Negli anni Trenta l’editore Nerbini diede alle stampe l’“Avventuroso”, lussureggiante giornale che portò nel nostro paese il fumetto d’avventura americano e con esso le nuvolette che si sostituirono alle vignette con didascalie esterne in versi. “Il Balilla” dal 1925 divenne supplemento del “Popolo d’Italia”, organo del Partito Fascista; “Il Vittorioso” di orientamento cattolico sorto nel 1937 fu espressione della casa editrice “religiosa” Ave. “Il Giorno dei Ragazzi”, modernissimo settimanale di fumetti, nacque nel 1957 come supplemento del giovedì dell’innovatore quotidiano “Il Giorno”. “Linus”, fondata a Milano da Giovanni Gandini nel 1965, deve essere considerata la prima rivista di fumetti, a carattere mensile. Con gli anni Sessanta iniziò il lento ma irreversibile declino dei giornali per ragazzi determinato dai cambiamenti culturali, sociali e di costume di quel periodo che nel breve periodo prima si trasformarono e poi cessarono le pubblicazioni prima del nuovo Millennio.

Negli anni Settanta, a Bologna, un gruppo di autori, influenzati dai sommovimenti francesi (“Metal Hurlant”) e dell’underground statunitense, rivendicarono, con autonomia e originalità, libertà creativa dando vita a “Cannibale” e “Frigidaire”, avviando la stagione narrativa del “fumetto d’autore” che precedette e in qualche modo intuì l’avvento del grapich novel. In seguito uscirono riviste come “Pilot”, “Orient Express”, “Comic Art”, “Corto Maltese”, “L’Eternauta” … che, pur rinnovando il linguaggio del fumetto, si spensero. I costi, una politica dei prezzi errata, l’avvento di internet, il cambio dei gusti del pubblico segnarono la fine delle riviste alle soglie del Duemila.

Grazie ai Fondi della Biblioteca Civica e a quelli di Claudio Gallo e Pino Torta, la mostra curata da Claudio Gallo, Nicola Ganci e Nicola Spagnolli, ripercorre questa storia fino ad “ANIMAls”, l’ultimo tentativo di tenere in piedi una tradizione ormai secolare di riviste dedicate ai fumetti, alla vita e a molto altro.

Informazioni complete:
www.bibliotecacivica.rovereto.tn.it


Evento segnalato da Biblioteca Civica G.Tartarotti Rovereto

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