Messi in scena: l’incisione diventa scenografia
Una cartella da comporre, un tema con cui confrontarsi, un unico formato di carta e matrice e otto incisori invitati a mettersi in gioco. Anche quest’anno le regole del progetto da realizzare in seno al FIIC non cambiano.
Per la sesta edizione del festival gli artisti incisori Vincenzo Burlizzi, Sergio Cara, Fausto de Marinis, Rita Demattio, Luigi Golin, Antonio Malaspina, Elisa Pellizzari e Federico Tosi, si sono confrontati sul tema della scenografia e hanno realizzato una cartella di stampe di grande pregio e di insolita versatilità.
Le opere, di matrice uniforme 600x200 mm, stampate su leggerissima carta giapponese 690x350 mm, compongono un lungo rotolo di 3 metri che, oltre ad esprimere la ricerca e la sensibilità artistica di ciascun incisore, riveste un doppio ruolo: tradizionalmente espositivo e funzionalmente scenografico. Il rotolo, infatti, se montato su una struttura realizzata appositamente per l’occasione, può essere utilizzato come scenografia scorrevole da utilizzare in narrazioni e racconti direttamente ispirati alle opere.
Il legame con il teatro, quest’anno, si fa però ancora più forte: le riproduzioni delle opere calco e xilografiche realizzate per la cartella, in tiratura limitata di 12 copie, sono state stampate anche su tela da sdraio, di nuovo con una doppia funzione: le sdraio realizzate verranno utilizzate come scenografia in uno spettacolo teatrale del regista Mirko Corradini e come sedute per il pubblico delle rassegne teatrali estive organizzate da TeatroE nel comune di Trento.
Un modo insolito per rinnovare la fruizione e la circolazione dell’arte incisoria e creare un dialogo tra discipline diverse e momenti culturali variegati.
Informazioni complete:
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Evento segnalato da Spazio FoyEr