Sguardi, suoni, colori.
Mostra fotografica / Una carrellata sulle diversità etniche e linguistiche in Cina preparata nell'ambito di un precedente progetto Caritro.
Nonostante al giorno d’oggi si senta parlare sempre più spesso di Cina, di cinesi e di lingua cinese, siamo ben lontani dal conoscere approfonditamente le mille sfaccettature di un paese sterminato, grande quasi quanto l’Europa, e le peculiarità di popolazioni diverse riunite sotto un’unica bandiera e con un'unica lingua standard, ma di fatto non culturalmente identiche.
“La Cina è un continente che include cinquantasei minoranze etniche ufficialmente riconosciute, con differenti usi, costumi, credenze e dialetti, i quali in taluni casi sono proprio lingue a sé stanti parlate da diverse decine di milioni di persone. Una tale varietà etnica e linguistica è stata riconosciuta e apprezzata ben presto dagli Occidentali che nel corso dei secoli si sono recati in viaggio o in missione in Cina e che ci hanno restituito delle meravigliose descrizioni dei luoghi visitati e delle genti con cui sono entrati in contatto, e sovente, per primi e prima ancora dei cinesi stessi, hanno altresì redatto preziosi repertori lessicali e descrizioni analitiche (dizionari e grammatiche) dei loro ‘dialetti’. Queste opere oggi non sono solo interessanti per i lettori occidentali ma anche e soprattutto per i lettori e gli studiosi cinesi, che in esse ritrovano cristallizzate descrizioni di riti perduti o di monumenti distrutti, di usanze mantenute o modificate nel tempo. …I repertori redatti per lo più dai missionari ci restituiscono la fotografia dei dialetti o delle lingue cinesi in - uno o più - determinati momenti storici.
Ispirata al volume n. 16 della rivista Sulla via del Catai pubblicata dal Centro studi Martino Martini - numero curato da Luisa Maria Paternicò - la mostra Gocce di Cina intende presentare alcune delle principali minoranze etniche cinesi e delle maggiori lingue sinitiche nel loro incontro con l’Occidente e contribuire alla scoperta ma anche alla difesa, alla valorizzazione e alla preservazione della varietà culturale e linguistica di cui esse sono espressione e custodi."
Inaugurazione: venerdì 2 febbraio ad ore 15.00.
Nel ciclo di eventi organizzati in occasione del Capodanno Cinese 2024, a cura del Centro Studi Martino Martini, in collaborazione con Cinformi e Associazione Cinese Trentino.
Informazioni:
www.martinomartinicenter.org
